La voragine si allarga ancora, scattano i controlli a Santa Brigida - Foto

La dolina in località Bindo si è affossata ancora di circa 3 metri. Il sindaco Rossi: i geologi hanno svolto sopralluoghi, attendiamo l’esito.

Peggiora ancora a Santa Brigida la dolina creatasi ormai più di un anno fa nel prato a fianco della strada provinciale 8 in località Bindo. La voragine, infatti, ha aumentato il proprio raggio nella notte tra sabato e domenica, probabilmente a causa delle pioggia dei giorni precedenti che ha aggravato ulteriormente una situazione già critica e che già da tempo necessita di un intervento risolutivo urgente. «Domenica mattina si è riscontrato che durante la notte la dolina (una fossa creatasi nel terreno) si è affossata ulteriormente a monte nel prato a lato della Provinciale, da cui è circondata (visto che lì vi è un tornante, ndr) – ha dichiarato il sindaco Manuel Rossi –. Il problema esiste da tempo ed è il risultato di un lento processo che sta continuando ad avanzare da anni nella zona di Bindo. Lì a monte c’era già una crepa vistosa e sabato notte è franata leggermente».

Un criticità che esiste da tempo, quindi, e che potrebbe essere una conseguenza delle cave realizzate sul territorio di Santa Brigida per estrarre il gesso (attive fino alla fine degli anni ’70 e poi chiuse), e che è andata peggiorando negli ultimi anni. La situazione, già preoccupante (e per la quale il Comune di Santa Brigida ha già effettuato diverse segnalazioni, anche con la vecchia amministrazione, ndr), ora preoccupa ancora di più, visto che poco più a monte di questo ultimo affossamento c’è una falegnameria. «La cosa che ci preoccupa di più è il capannone che c’è lì – ha continuato infatti il primo cittadino – che risulta ora vicino alla dolina».

«L’officina è vicina – ha confermato Loris Cattaneo, proprietario della falegnameria – e il buco sta lentamente venendo verso l’alto. Ad ora non ci sono problemi, ma in futuro ce ne saranno se continua così. Domenica mattina ho visto che di notte la situazione era peggiorata ulteriormente e che la voragine si è allargata ed è sprofondata ancora per 2-3 metri di profondità: man mano tira giù tutto e si avvicina così alla mia proprietà. Ormai è quasi al limite». Comune, Provincia e Regione stanno collaborando per capire come risolvere il problema e settimana prossima è previsto un incontro. «La strada – ha concluso il sindaco – è della Provincia, mentre il prato è di un privato. Per capire cosa fare e come intervenire stiamo collaborando con Provincia e Regione.

L’intervento non sarà semplice. Sono stati fatti dei sopralluoghi sia da geologi incaricati dal Comune che da quelli incaricati dalla Provincia. In questi giorni si stanno confrontando tra di loro, mettendo insieme i risultati delle indagini e stilando le relazioni. Relazioni che poi ci presenteranno il 4 novembre in Provincia durante un incontro con la Provincia stessa, la nostra Amministrazione comunale e la Regione, in cui cercheremo di capire anche che strategie utilizzare e che tipo di progettazione fare per intervenire. L’intento ovviamente resta quello di intervenire al più presto, perché, anche se lento, il problema continua ad aumentare inesorabilmente, come visto anche con questo ultimo peggioramento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA