Temperature alte e poca neve: in crisi
le piccole stazioni

Orobie. Fino a 12 gradi a 800 metri. Solo due giorni di apertura a Oltre il Colle, poi lo stop. In difficoltà anche Selvino. Chiuso il fondo a Clusone e a Gromo.

Temperature sopra la media stagionale (si sono toccati i 12 gradi l’altro giorno a Branzi, a 800 metri di quota) e poca neve. E le piccole stazioni sciistiche soffrono. Come soffrono anche le piste di sci nordico, la maggior parte delle quali si trova a quote relativamente basse.

Caso emblematico quello della piccola stazione di Oltre il Colle-Conca dell’Alben, gestita dallo sci club Val Serina, a 1.300 metri. Sia le piste di fondo sia la discesa (servita da uno skilift) erano state aperte il 24 e 26 dicembre.

Subito, però, richiuse, già da martedì, di fatto per impraticabilità dei tracciati (quello di fondo, peraltro, aperto solo parzialmente). A Zambla Alta chiusi sia campo scuola, sia lo skilift: la poca neve presente si è sciolta.

«Durante la giornata è anche piovuto - dice il presidente dello sci club Val Serina Paolo Maurizio - e sulle piste c’era troppa acqua. Inevitabile la chiusura». Sempre in Valle Brembana aperto l’anello di fondo al campo sportivo di Roncobello, per circa 500 metri sui 1.500 in genere disponibili. Gestita dallo sci club locale. «La neve non è moltissima - dice il presidente Emiliano Milesi -. Soffriamo sicuramente le temperature oltre le medie stagionali di questi giorni e la carenza di innevamento. Andremo avanti finché riusciremo».

Chiusa quest’anno la pista di fondo a Branzi (senza gestore), aperta invece già da inizio mese quella ai Piani di Bobbio: a 1.700 metri di quota presenta le due varianti di 2,5 e 5 chilometri, con un centro servizi per il fondo. Si può raggiungere anche da Valtorta, con la seggiovia che parte da Ceresola. Chiusa la pista di fondo, invece, a Ceresola di Valtorta.

Ai Piani dell’Avaro, territorio di Cusio, aperta fino all’altro ieri la pista di sci nordico, richiusa poi per problemi tecnici al battipista. Il percorso di circa 4,5 chilometri dovrebbe riaprire nei prossimi giorni.

Aperto, sempre ai Piani dell’Avaro, il tapis roulant che consente discese sia con gli sci sia per bob e slitte. Nella piccola stazione del’alta Val Brembana disponibile anche un’area gioco con animatore (13 euro il pacchetto animatore e tapis roulant, dieci euro il tappetino).

Faticano, causa temperature oltre la media stagionale e scarso innevamento, anche le piccole stazioni e alcune piste di fondo in Val Seriana. A Selvino aperto il campo scuola e la seggiovia (ma non la pista) sul Purito. Aperto il tracciato di fondo di Casa Corti a Valbondione, con servizio sciolinatura e anche noleggio ciaspole. Ancora chiusa, invece, la pista di sci nordico alla Spessa di Clusone, a quota 600 metri di quota. Troppo bassa per poter avere neve programmata con queste temperature.

L’apertura avviene generalmente con l’avvio delle festività, ma quest’anno è stato impossibile. Il 5 febbraio è in programma anche una gara del calendario provinciale. E pista di fondo chiusa anche a Gromo. «Mancano le giuste temperature per poter sparare neve - dice Renato Pasini, dello sci club Gromo -. Peraltro, prima si è provveduto a innevare le piste di discesa. Staremo a vedere se, nelle prossime settimane, ci saranno le condizioni per poter aprire».

Si scia, invece, sulla pista di sci nordico di Schilpario, in Val di Scalve, a 1.200 metri di quota, lungo un tracciato di circa nove chilometri. Gestita dalla «Ski moving», è aperta tutti i giorni, dalle 8 alle 17.

«Finora presenze un po’ sottotono - dicono dal Centro di fondo “Gli Abeti” - speriamo nei prossimi giorni». Le info aggiornate si possono avere sul sito all’indirizzo www.centrofondoschilpario.com.

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