Misma, filma un abuso edilizio
Guardia del Wwf presa a calci e morsi

Per l’aggressione sono state denunciate tre persone. Il volontario stava operando nell’area protetta. La reazione scattata alla richiesta di documenti.

Una Guardia volontaria Wwf del nucleo Aree Protette Speciali di Bergamo è stata aggredita con calci, pugni e morsi, da tre persone lungo un sentiero che porta alla cima del Monte Misma, al confine tra i Comuni di Cenate Sopra e Albino, all’interno dell’area protetta Valpredina e Misma. L’aggressione è avvenuta qualche giorno fa, ma la notizia è trapelata solo ieri dopo il completamento delle indagini eseguite dai carabinieri della Stazione di Albino e coordinate dalla Procura della Repubblica, in seguito alla denuncia presentata dal Wwf.

Per quanto è stato possibile sapere l’agente del Wwf, mentre svolgeva un servizio di monitoraggio nell’area protetta riguardante la situazione di alcuni stagni per anfibi localizzati nei pressi della cima del Monte Misma e la verifica relativa al ripristino dei luoghi di un sentiero oggetto di abusi edilizi posto nelle vicinanze, è stato raggiunto dapprima da due persone operanti in zona, ma residenti ad Albino e poi da una terza persona che lo hanno spinto a terra e lo hanno aggredito con calci, pugni e morsi ad un braccio. A quanto pare l’obiettivo era la videocamera che la guardia portava con sé, con la quale aveva documentato anche la presenza di una moto da cross il cui transito in quei luoghi è assolutamente vietato. Alla richiesta di documenti da parte del pubblico ufficiale, che indossava la pettorina di servizio e si era qualificato come guardia di vigilanza Wwf, è scattata la reazione violenta.

La guardia è stata poi medicata al Pronto soccorso dell’ospedale di Seriate e dimessa con una prognosi di dieci giorni. I responsabili del grave fatto, identificati in un ultrasettantenne e nel nipote di 26 anni (per il terzo è in corso l’identificazione), sono stati denunciati ai carabinieri della stazione di Albino per rapina impropria della videocamera, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni in concorso tra loro. Secondo quanto è stato possibile apprendere, sembra che i tre volessero impedire alla guardia di documentare la presenza della motocicletta e lo stato di fatto del sentiero oggetto di abuso edilizio. Sui fatti il presidente Wwf di Bergamo e Brescia Danilo Rossi ha dichiarato: «Siamo sconcertati per una reazione di tale ingiustificata violenza. Per questo assisteremo in ogni modo il nostro operatore e ci attiveremo affinché tutti i responsabili di questa aggressione ne rispondano nelle sedi opportune di giustizia».

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