Addio ad Alberto Fantoni, centenario di Villa d’Ogna: fu premiato da Mattarella

Nel 1943 a Trieste fu catturato e deportato in Germania, liberato nel maggio 1945. Lascia i figli Bruno e Giulio. Il sindaco: «Punto di riferimento per tutta la comunità». Nel 2020 aveva ricevuto la Medaglia d’onore dal Presidente della Repubblica.

Alberto Fantoni, centenario di Villa d’Ogna, è spirato nella sua casa di via Madre Teresa di Calcutta affettuosamente assistito dai figli Bruno e Giulio e dai rispettivi famigliari. Con Alberto se ne va una figura storica per tutta la cittadinanza di Villa d’Ogna. «Alberto – afferma la sindaca Angela Bellini – per quella che è stata la sua vita è sempre stato per tutta la nostra comunità un punto esemplare di riferimento, in un certo senso ha rappresentato, per il nostro paese, la storia di questi ultimi cento anni. A nome del Consiglio comunale e di tutta la popolazione esprimo le più affettuose e cristiane condoglianze ai familiari, tra i quali il figlio Bruno, che è consigliere delegato al Bilancio della nostra Amministrazione».

Alberto Fantoni era nato il 7 agosto del 1921 a Villa d’Ogna. Militare del 24° Battaglione di fanteria, ha combattuto sul fronte jugoslavo. Era l’8 settembre del 1943 quando, nelle vicinanze di Trieste, con diversi suoi compagni d’arme fu catturato e fatto prigioniero dalle truppe tedesche. Persona molto riservata, non ha quasi mai voluto parlare del periodo trascorso in Germania come prigioniero.

Da quanto comunque trapelato dai suoi familiari si sa che, dopo la cattura, fu subito deportato nella zona della Ruhr. Là ha sempre lavorato per l’industria bellica: un lavoro duro e impegnativo, considerato anche il fatto che il vitto era sempre scarso. Furono le truppe americane, nel maggio del 1945, a liberarlo, fatto che gli consenti di ritornare a Villa d’Ogna. Qui, come tanti suoi concittadini ha trovato lavoro presso lo stabilimento tessile Festi Rasini, sposandosi quindi con Lucia Visini dalla quale ha avuto i figli Bruno e Giulio.

Negli ultimi suoi anni di vita Alberto, vedovo, perfettamente lucido nonostante la veneranda età, ha sempre vissuto in un appartamentino dello stesso caseggiato del figlio Giulio. Il 27 gennaio 2020 Alberto, con i figli Bruno e Giulio aveva raggiunto Roma dove, al Quirinale e nel Giorno della Memoria, aveva ricevuto la Medaglia d’onore dal Presidente Mattarella. Nell’agosto del 2021 poi la sindaca Bellini, a nome delle locale Comunità, gli ha donato una targa di ringraziamento per quanto ha rappresentato: amore per la Patria, per i valori della libertà, per il lavoro e per la famiglia. Le sue esequie si terranno a Villa d’Ogna domenica 30 gennaio alle ore 15.

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