Albino piange Angelo, l’ultimo saluto al ventenne: «Ha sempre lottato come un leone»

IL LUTTO. L’affetto di tanta gente per Angelo Maffi, il 20enne che sabato si è spento dopo un lungo calvario segnato dalla leucemia. Lunedì 22 aprile alle 15 i funerali.

È stato un via vai continuo di persone – giovani, ma non solo – quello che nella giornata di domenica ha fatto visita alla salma di Angelo Maffi, il ventenne di Albino che ha perso la vita sabato 20 aprile, dopo un lungo calvario segnato dalla leucemia. La comunità della città della Media Val Seriana, profondamente scossa per l’accaduto, si è stretta intorno alla famiglia di Angelo per manifestare il proprio cordoglio. Tante anche le persone che sono giunte da fuori paese per una visita e tra loro anche uomini della Guardia di finanza e di altre Forze dell’ordine che conoscono il papà Marino.«Si sapeva della malattia, ma nessuno si aspettava una fine di questo tipo», è il commento di uno dei tanti presenti alla camera ardente. Angelo ha sempre creduto di poter vincere il male che l’aveva colpito per la prima volta all’età di 15 anni. «Ha lottato sempre come un leone», ricorda il papà Marino. E la speranza di avere la meglio sulla malattia Angelo l’aveva trasmessa a tutti, dalla famiglia ai conoscenti.

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Il lungo calvario

Per tanti in paese Angelo era un volto noto soprattutto per l’attività gestita dal padre: la pizzeria «D.o.c.», in via Marconi, poco distante dalla stazione della Teb di Albino. Angelo ha lavorato spesso qui, anche negli anni delle scuole superiori (aveva frequentato l’Istituto alberghiero di Nembro, prima di iscriversi alla facoltà di Economia all’Università di Bergamo): la sera, dopo la scuola, faceva un salto nel locale del papà per aiutarlo dove serviva.

Anche quando i valori dei globuli bianchi erano bassissimi e la stanchezza si faceva sentire, lui non si tirava indietro e voleva fare la sua parte. Volti cupi e occhi carichi di interrogativi sull’ingiustizia della sua scomparsa sono venuti a dare l’ultimo saluto ad Angelo, trasportato qui intorno alle 18 di sabato dall’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove è sempre stato curato negli ultimi cinque anni: dal primo linfoma non-Hodgkin ai due trapianti e alle infinite chemioterapie, che alla fine hanno ridotto a zero le sue difese immunitarie e l’hanno reso vulnerabile di fronte a un’infezione, entratagli dall’orecchio.

I funerali

Oltre al papà Marino e alla mamma Flavia, Angelo lascia la sorella Giulia, di due anni più grande (classe 2001 lei, classe 2003 lui), alla quale era legatissimo. «Avevano un rapporto fortissimo, vivevano in simbiosi: era la sua prima amica», ricorda ancora il padre. I due fratelli avevano in programma una vacanza insieme per la prossima estate, in Croazia, che avevano già prenotato. Angelo lascia nel dolore anche lo zio Danilo e le zie Giusi, Anna, Nadia, Emanuela, con le rispettive famiglie. La celebrazione dei funerali è in programma per il pomeriggio di lunedì 22 aprile, alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Giuliano di Albino: si annuncia una presenza massiccia di giovani e non solo. La salma sarà poi trasportata al tempio crematorio di Bergamo.

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