
Cronaca / Valle Seriana
Martedì 15 Luglio 2025
«Benjamin, il nostro piccolo guerriero. Aveva zero possibilità, compie un anno»
LA FESTA. Alessandra Belometti e Marco Mutti, di Nembro, vivono in Michigan, dove è nato il figlio: «La Pprom precoce e poi il parto alla 29ª settimana, pesava 1.250 grammi. Abbiamo lottato sempre insieme».
Benjamin è nato un anno fa in Michigan, Stati Uniti. È un bel bimbetto vispo che inizia a muovere i primi passi, tocca tutto curioso. Respira l’aria buona che scende dalle montagne. Oggi, 15 luglio, spegnerà la sua prima candelina a Nembro. Qui vivono i suoi nonni e qui è fiorito l’amore dei suo genitori, Alessandra Belometti, 31 anni, e Marco Mutti, di 39. Una coppia coraggiosa, che dopo essersi trasferita in America nel 2023 (per il lavoro di lui, Service Manager alla Persico) ha dovuto affrontare lontano da casa la sfida più importante: credere nella vita fino in fondo per dare alla luce il primo atteso figlio.
«Per il nostro primogenito le probabilità di sopravvivere e crescere sano erano praticamente vicine allo zero»
La gravidanza desiderata, infatti, si è presto trasformata «in tutto quello che di più difficile e negativo può esserci da superare», ammettono i due genitori. Un calvario attraversato da soli, prima di poter coccolare tra le braccia la gioia più grande.
Il parto alla 29ª settimana
Alla 19ª settimana la rottura prematura delle membrane (Pprom precoce), in pratica la perdita del liquido amniotico a soli quattro mesi di gestazione, e alla 29ª settimana, dopo quattro giorni di contrazioni, il parto: Benjamin nasce di 1.340 grammi (fino a scendere a 1.250) e viene portato immediatamente in Terapia intensiva, dove resta per sei settimane. Prima (e dopo) esami, cure, pellegrinaggi in diversi ospedali, studi di fonti e manuali alla ricerca di un appiglio. «Benjamin è il numero uno dei prematuri – raccontano i genitori, intrecciando le voci, in un unico filo –. Ci avevano subito dato la situazione per spacciata, perché la Pprom è una delle condizioni più gravi in ostetricia: per il nostro primogenito le probabilità di sopravvivere e crescere sano erano praticamente vicine allo zero».

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