Le sculture di ghiaccio tornano a incantare
nel segno della Capitale della cultura

Valbondione. La manifestazione «Gias e nef» riparte dopo due anni di stop: il 28 e il 29 gennaio gli artisti lavoreranno in coppia in otto zone. Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 22 gennaio.

Torna a Valbondione, dopo due anni di stop causa pandemia, la manifestazione «Gias e Nef». L’ultima edizione, infatti, si era effettuata nel 2020, con sculture di ghiaccio ispirate alle poesie e ai racconti dello scrittore Gianni Rodari. Quest’anno, invece, le sculture dovranno ispirarsi a «Bergamo-Brescia, Capitale italiana della Cultura 2023». L’iniziativa, che avrà luogo sabato 28 e domenica 29 gennaio, viene organizzata, come sempre, dall’Amministrazione comunale di Valbondione in stretta collaborazione con l’Ufficio Turistico, diretto da Monica Semperboni, e con alcune Associazioni di volontariato del paese: la Sportiva Alto Serio, le mamme della Scuola dell’infanzia, il Gruppo San Giorgio e la Biblioteca.

Otto opere e sedici scultori

«Fino a qualche giorno fa – afferma il sindaco Romina Riccardi – si era incerti sulla fattibilità della manifestazione, ora abbiamo deciso di organizzarla, anche se rimane ancora da stabilire la collocazione delle sculture di ghiaccio, che quest’anno sono ben otto, due in più rispetto all’ultima edizione». Aggiunge Monica Semperboni: «Il freddo, nei giorni stabiliti per questa settima edizione di “Gias e Nef”, diventa magia per il nostro paese. Otto enormi blocchi di neve e ghiaccio si trasformeranno in altrettante sculture che celebreranno il 2023 di “Bergamo e Brescia, Capitale della Cultura». Sono ben 16 (rispettivamente due per ogni blocco di ghiaccio) gli artisti che si cimenteranno nelle sculture: provengono da diverse località della bergamasca e anche da Verona.

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