Montagna, boom di visitatori al Farno e Valpiana

Terre alte Nell’arco del 2021, il Comune di Gandino ha venduto 33.200 Gratta e sosta.

Boom di visitatori al monte Farno e in Valpiana, come non si vedeva da anni. Basti pensare che, nell’arco del 2021, il Comune di Gandino ha venduto 33.200  Gratta e sosta e, dato che ogni biglietto vale due euro, ha incassato un totale di circa 66.400 euro. Si tratta di una differenza netta rispetto ai dati dei due anni precedenti. Nel 2020 i Gratta e sosta venduti non toccavano i 27 mila euro, mentre l’anno precedente (pre-pandemia) erano poco più di 24 mila. Se ipotizziamo almeno due persone per automobile, possiamo rilevare che negli ultimi dodici mesi sono state oltre 65 mila le persone che hanno percorso i sentieri di Farno e Valpiana.

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Sotto l’aspetto della distribuzione dei visitatori, sebbene entrambe le località abbiano pari fascino, la prima ha fatto meglio (80%) della seconda (20%), sempre secondo i registri di Gandino. «Questi dati - spiega il vicesindaco (e candidato alle prossime elezioni) Filippo Servalli - dimostrano che gran parte dei visitatori che hanno visitato l’arco montano della Val Gandino non sono residenti. La pandemia è stata per tutti un periodo tragico, tuttavia, se vogliamo trovare una nota positiva, ha permesso ai bergamaschi di conoscere meglio le località limitrofe e ne siamo felici».

Riqualificati sentieri e strade

I recenti interventi sulla viabilità - dal valore di 87mila euro, grazie al finanziamento del Gal - e in particolare la riqualificazione di sentieri e tratti stradali, la regimazione di corsi d’acqua e l’introduzione di nuovi punti sosta, hanno di certo contribuito a rendere Farno e Val Piana più appetibili per tutte le famiglie e per visitatori di ogni età.

I rifugi sorridono

A sorridere sono soprattutto i rifugi, primo fra tutti il Parafulmine, in località Montagnina: «Il nostro rifugio è molto frequentato in queste settimane - spiegano i gestori -. Tantissimi visitatori sono giovani, forse anche grazie al fatto che ci siamo pubblicizzati bene sui nostri social» Ancora sospeso il pernottamento: «Sappiamo di non dare questo servizio da ormai due anni, ma lo manteniamo sospeso per problemi logistici nostri nel rispetto delle normative anti-Covid».

Da ricordare, inoltre, il finanziamento regionale da mezzo milione di euro che il Comune userà per dotare il Farno di un nuovo rifugio di media montagna, che prenderà il posto dell’ex colonia delle Suore Orsoline e avrà ristorante, bar, camerate e, nell’area verde circostante, piccoli bungalow. «Credo che il Farno se lo meriti visto l’afflusso degli ultimi tempi. - afferma il sindaco Elio Castelli -. L’anno prossimo chiuderemo il mutuo ventennale per l’acquisizione della colonia, quindi accenderemo un nuovo mutuo da un milione per la demolizione dell’edificio e la costruzione di un rifugio meno impattante e più funzionale».

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