Naufragato a bordo di uno yacht con 307 chili di cocaina: il Brasile chiede l’estradizione dello skipper coinvolto nel traffico di droga

La vicenda giudiziaria, che coinvolge anche la fidanzata, originaria di Alzano Lombardo, si era conclusa con le condanne rispettivamente a 17 e 10 anni.

Il Brasile ha chiesto l’estradizione del 52enne skipper cervese Davide Migani naufragato il 24 dicembre del 2011 sulle coste di Aracaju - stato del Sergipe - con uno yacht con dentro 307 chili di cocaina pura al 90% per un valore stimato sul mercato europeo fino a 20 milioni di euro. L’uomo, come riportato da «il Resto del Carlino», è stato raggiunto dalla convocazione in tal senso per l’identificazione formale dalla Procura di Ravenna a sua volta attivata dalla Procura generale di Bologna . Non è escluso che il Brasile abbia attivato medesima procedura pure per l’allora fidanzata dell’uomo, l a parrucchiera 47enne Giorgia Pierguidi originaria di Alzano Lombardo, nel Bergamasco ma residente a Forlì che quel giorno si trovava sullo stesso yacht.

I due dopo l’arresto e un periodo di custodia cautelare erano stati assolti e scarcerati con una sentenza che aveva creato molte polemiche in Brasile . Quando ormai si trovavano in Romagna, per loro erano arrivate le condanne attestatesi, in seguito a ricorso, a 17 anni e sei mesi per lui e quasi 10 anni e 11 mesi per lei. Migani ha sempre sostenuto che la droga l’aveva caricata, sia a sua insaputa che a insaputa della donna, un altro uomo salito a bordo e che lui, subito dopo essersene accorto, aveva scelto volontariamente di naufragare per avvertire così la polizia marittima brasiliana.

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