Parte la stagione bianca: cielo grigio ma tanta voglia di tornare in pista

Turismo. La mattinata di sabato 3 dicembre impianti in funzione al Monte Pora e al comprensorio Valtorta-Piani di Bobbio. Entusiasmo dei primi sciatori e in serata una nevicata che fa ben sperare.

Un avvio con tante speranze, inaugurato da serali fiocchi di neve quello della stagione dello sci orobico. N ella mattinata di sabato 3 dicembre infatti hanno aperto le stazione sciistiche del Monte Pora e del comprensorio Valtorta Piani di Bobbio. All’appuntamento le piste si sono presentate con poca la neve naturale (che si è manifestata con una nevicata in serata), ma il lavoro degli operatori ha consentito di rispettare la data promessa. Al Pora gli sciatori sono giunti anche da molto lontano hanno potuto godere delle due piste servite dalla seggiovia del Termen, insieme al tappeto del campo scuola.

Da Milano per l’esordio

«Negli ultimi anni abbiamo cercato di fare un passato avanti nella comunicazione, anche per gli operatori locali – spiega Maurizio Seletti, amministratore di Irta -. Comunichiamo in anticipo la data di apertura, così da mettere tutti (scuole sci, alberghi e ristoranti) nelle condizioni giuste per programmare il loro lavoro». Garantire l’apertura non è stato facile. «Sappiamo che lavoriamo a quote che sono a rischio per la produzione di neve ma abbiamo il possibile per rispettare l’impegno preso. Nelle ultime notti ci sono state temperature buone per sparare. Partiamo anche perché quest’anno abbiamo introdotto tante novità e ci serve tempo per testarle e renderle operative e disponibili ai clienti». Tra le novità c’è il sistema di bigliettazione. «Sarà possibile comprare online e ritirare in stazione. Abbiamo aggiunto anche delle casse automatiche per ridurre le code, abbiamo rinnovato entrambi i noleggi e abbiamo sostituito i tornelli di accesso». Il cielo cupo e il nevischio non hanno fatto desistere chi attendeva da tempo questo appuntamento. «Veniamo da Milano, ma abbiamo casa a Songavazzo – spiegano due ventenni in partenza per la prima discesa -.

Questo fine settimana siamo saliti apposta per l’apertura anche se non c’è ancora tanta neve. Veniamo da 4 anni e torniamo volentieri». «Veniamo da Milano e abbiamo una seconda casa a Berbenno – raccontano due villeggianti -. Non venivamo in Pora da tre anni, ma appena abbiamo saputo dell’apertura abbiamo voluto esserci. Per oggi abbiamo preso il giornaliero, con la prevendita online, ma abbiamo intenzione di tornare». Gioca in casa un, residente a Castione: «Vengo spesso perché abito vicino. Sono stato al Tonale ma sciare in Pora per me ha sempre un fascino speciale. La neve per ora è poca, ma la qualità è già buona: non ci sono sassi sulle piste. Il Pora è l’università dello sci bergamasco. Qui si trova una qualità tecnica molto elevata».

Le riserve dei bacini

Irta fa sapere che le aperture dei prossimi giorni verranno decise in base alle condizioni meteo, ma sono già assicurati i fine settimana e il ponte dell’Immacolata. «I bacini sono pieni al 90%, abbiamo una buona riserva per la stagione – spiega ancora Seletti -. Abbiamo due nuove linee di innevamento sulle piste Cima Pora e Magnolini. Abbiamo sicuramente bisogno di una buona stagione perché veniamo da tre anni difficili». Pronti a partire anche i rifugi: già aperto il Termen, nelle prossime settimane saranno attivi anche lo Strinù (gatto delle nevi allestito a food truck), il Pian de la Palù e il Vareno.

Il rifugio Trifoglio

I fiocchi caduti nella seratta hanno acceso le speranze al comprensorio sciistico di Valtorta-Piani di Bobbio visto che preoccupava però la poca neve che fino a ieri mattina ha coperto a malapena le piste: nei giorni scorsi si è provveduto a sparare neve artificiale in alcune delle piste più alte. Carmelo Ghilardi, del noleggio-scuola sci «Pizzo tre signori» situato proprio a inzio piste di Ceresola osserva: «Ovviamente la preoccupazione per le scarse condizioni

meteorologiche c’è. Speravamo nella scorsa nevicata ma ha coperto solo qualche centimetro. Non perdiamo comunque le speranze per un ottima stagione». Chi si è detto fiducioso e pronto per accogliere sciatori e turisti è Luigi Canclini, nuovo gestore del rifugio Trifoglio: «È una nuova avventura per noi. Siamo un gruppo già operativo nel settore della ristorazione nel milanese e vogliamo buttarci in questo progetto. Porteremo sicuramente un po’ di innovazione, cambiamento e novità ma allo stesso tempo il rifugio rimarrà nella sua funzione sia di ristorante sia di pernottamento. Siamo positivi e non vediamo l’ora di iniziare». C’è chi invece si è preso un giorno di pausa dalla città come Antonio Cauniti, residente in provincia di Milano ma da anni villeggiante nell’alta Valle Brembana: «Sono alle prime armi con gli sci quindi spero che le condizioni meteo mi permettano di continuare».

Sciatori affezionati

A inaugurare la stagione molti giovani tra cui gli amici Luca Jemma e Andrea Donadoni, entrambi di Mozzo, ormai sciatori affezionati alle piste di Valtorta: «È la nostra prima sciata della stagione. Sono ormai cinque anni che veniamo qua, le piste sono ottime ma speriamo in più neve nei prossimi giorni anche per agevolare il percorso. Sicuramente torneremo anche più avanti». In tutto sono aperte nove piste, compresa quella per i bob. A perti cinque impianti di risalita: cabinovia di Barzio, Camosci, Fortino, Chiavello (da Valtorta) e la nuova seggiovia quadriposto Ongania che va a sostituire lo ski-lift e avrà una portata maggiore. Chiusa invece per ora le piste che scendono da Valtorta a Ceresola. La seggiovia di Valtorta è aperta solo per raggiungere Bobbio.

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