«Pora Beach», la spiaggia a 1.630 metri di quota tira la volata alla stagione estiva

In questi giorni di piena estate il «panettone» verde attira centinaia di turisti e villeggianti. Al Termen, Ferragosto sold out. Seletti: «Una bella iniezione di fiducia».

Il gioiello si trova a 1.630 metri d’altezza, a due passi dalla stazione della seggiovia. In mezzo ai prati e circondato dalle vette, lo specchio d’acqua utilizzato negli inverni di magra per imbiancare le piste da sci, d’estate diventa una piscina non balneabile sulla quale poggia una terrazza di 100 metri quadrati in perfetto stile floating piers (l’installazione di Christo che nel 2016 ci ha fatto camminare sul lago d’Iseo) dove prendere il sole, bere qualcosa, o semplicemente riposare dopo una camminata nei boschi. Tutt’attorno sdraio e ombrelloni, per una spiaggia d’alta quota inaspettata che a due soli mesi dall’inaugurazione, sta già attirando centinaia di visitatori al giorno. È il «Pora Beach», una delle attrazioni di questa estate che il comprensorio del Monte Pora, il «panettone» a portata di tutti delle Prealpi orobiche ha allestito per gli amanti della montagna che, dopo una stagione invernale da dimenticare, stanno tornando a scalare le Orobie.

Tante famiglie

Tramontato il gusto delle trasferte all’estero, rese quest’anno difficoltose dalle disposizioni anti pandemia e rinnovato il piacere delle «scoperte» entro i confini provinciali, si riparte anche da qui: passeggiate a piedi e in bicicletta, lontano dal caldo della città e dalle più affollate mete di villeggiatura, per una ripartenza all’aria aperta e, soprattutto, in sicurezza. Cinquecento visitatori al giorno di media in queste settimane di bel tempo – tra cui tantissime famiglie – dopo un inizio di stagione fiaccato da piogge e temperature fin troppo miti. «Il tempo, per tutto il mese di luglio, non ci ha aiutato – dice Maurizio Seletti, amministratore delegato di Irta Spa, la società che gestisce gli impianti al Monte Pora – ciononostante i numeri sono buoni e noi siamo soddisfatti. È ovvio che una buona stagione estiva non può compensare quella invernale che è andata persa, ma è senz’altro un’iniezione di fiducia per noi e per i nostri collaboratori».

I visitatori arrivano dalla città, dalle valli bergamasche, ma anche da altre province lombarde e finalmente questa estate sono tornate a riaprirsi in massa anche tutte le seconde case che si affacciano ai piedi del Pora: il comprensorio che d’inverno può contare su 13 piste da sci e 8 impianti di risalita (tra seggiovie, skilift e tappeti per bambini), in estate punta molto anche sulla buona cucina delle baite Tremen e Vareno (quest’ultima aperta anche la sera con servizio di pizzeria), dove si pranza quasi solo su prenotazione.

Ripartenza sicura

Il green pass è arrivato anche qui, a oltre 1.500 metri di quota: «Ben vengano tutte le misure che ci permetteranno di tornare alla normalità – dice ancora Seletti –, anche se creano un po’ di lavoro extra. Quasi tutti si presentano all’entrata con il green pass in mano; finora abbiamo ricevuto massima disponibilità e collaborazione da parte di tutti. Stiamo vedendo tante persone nuove, clienti non abituali, e questo ci fa senz’altro piacere. Al momento, darsi degli obiettivi in termini numerici è molto difficile perché le condizioni di lavoro sono ancora molto variabili. Quello che pesa, e che ha fatto la differenza anche quest’inverno, è l’incertezza: a febbraio eravamo pronti per ripartire con la stagione e lo stop arrivato solo poche ore prima della riapertura ci ha esposto a perdite davvero importanti, che non sono state compensate con alcun ristoro. Oggi però siamo soddisfatti per come sta procedendo la stagione estiva, che per noi rappresenta un momento di ripartenza vera. Il riscontro al momento è molto positivo e le novità che abbiamo pensato per la nostra clientela stanno davvero richiamando tantissimo pubblico».

Un logo di colori

Un nuovo logo, giallo e blu come i colori del sole e del cielo, e nuove attrazioni (tra cui lo «Snow Tube» al Colle Vareno per i bambini dai 4 anni) per puntare tutto sul comprensorio del Monte Pora, una delle tradizionali mete di svago e di villeggiatura delle nostre Orobie. È questa la scelta di Irta Spa, guidata da aprile da Cristina Radici, che dopo l’estate ora guarda con fiducia alla prossima stagione invernale.

«Sono molto soddisfatta di come siamo riusciti a introdurre alcune novità nel corso dell’estate e stiamo già pensando a come migliorarci e ad avviare altre iniziative per il prossimo anno – dice la presidente –. L’estate, nonostante il tempo non sempre favorevole, sta andando molto bene e ci aspettiamo di poter tornare alla normalità anche quest’inverno».

Serate dei sapori

La stagione estiva al Pora proseguirà per tutto il mese di agosto e, tempo permettendo, anche i primi due fine settimana di settembre, con seggiovia, attrazioni e baite pronte ad accogliere i turisti.

Ad agosto, il sabato sera, la Baita Tremen, a 1.630 di quota, apre anche per cena con serate culinarie a tema, ribattezzate «Le serate e i sapori del Pora»: questa sera tocca all’agnello, il 21 agosto ai funghi, il 28 ai formaggi (è possibile prenotarsi anche sui canali social del Monte Pora).

Già completo da tempo, invece, il pranzo di Ferragosto: ai visitatori dell’ultimo minuto, la possibilità di trovare ristoro ai bordi del «Pora Beach», dov’è stato allestito «Strinù», un gatto delle nevi riconvertito a food truck che sforna sandwich con cotechini, salsicce e formaggi, nel solco della più tradizionale cucina d’alta quota bergamasca.

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