Primavera a Bani di Ardesio
Thomas primo nato dopo 6 anni

Natale con un piccolo da cullare: l’ultimo fiocco risaliva al 2013. Il sindaco: «Un segnale di risveglio, ora pensiamo a mantenere i servizi».

Primo Natale con un Bambinello in carne e ossa, dopo sei anni. Fiocco azzurro nella piccola contrada di Bani, frazione di Ardesio, dove dal 2013 non si registrava più alcuna nascita. Il suo arrivo, avvenuto alla vigilia di Santa Lucia lo scorso 12 dicembre, è stato accolto con grande entusiasmo da tutta la piccola comunità, nota in valle per la figura di don Francesco Brignoli, «Ol pret di Bà».

Thomas Filisetti, che alla nascita pesava due chili e 900 grammi, è il primogenito di papà Davide e mamma Silvia Zucchelli, entrambi poco più che trentenni, e con loro vive in una villetta a ridosso della strada che da Bani conduce alla contrada di Novazza sul territorio di Valgoglio, a pochi passi dal centro. «Thomas è venuto al mondo all’ospedale di Seriate alle 17,23 del 12 dicembre – racconta la mamma, originaria della vicina frazione di Valcanale –, è stata una grandissima emozione. Da diversi anni non nasceva più nessuno qui, pertanto l’arrivo del nostro piccolo Thomas ci rende ancora più felici. La nascita di bambini, in paesini come Bani, è certamente un evento molto importante».

Oltre a mamma e papà, Thomas è circondato dall’affetto di amici e parenti, tra cui la nonna Maria Rosa Filisetti, che fino a poco tempo fa ha gestito l’unico bar e anche l’ultimo esercizio commerciale che era rimasto in paese. In pochissimo tempo la notizia ha fatto il giro di Bani, destando la gioia e l’entusiasmo di tutti. Un forte legame con il territorio quello di Davide Filisetti, operaio in un’azienda di Gromo, e Silvia Zucchelli, impiegata a Gazzaniga, che ha fatto sì che costruissero la loro famiglia a Bani.

L’ultimo fiocco nascita era stato appeso a Bani per Marco Zucchelli, nato il 2 settembre del 2013. Ora con Thomas gli abitanti di Bani, circa una settantina di anime perlopiù adulti e anziani, si augurano che possa essere il primo di una lunga serie.

«La montagna dà qualche piccolo segnale di risveglio – commenta il primo cittadino di Ardesio, Yvan Caccia –, quindi ora tocca alle autorità, soprattutto ai legislatori, porre attenzione alle cosiddette “Terre Alte”. E lo dico pensando alla problematica legata alla possibile chiusura della scuola materna statale di Valcanale. Senza servizi, la montagna muore». Che la nascita di Thomas sia di buon auspicio per tutta la comunità.

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