Val Seriana, i sindaci: «Liberi dal Covid,
ma con il cuore rotto: qui non si dimentica»

La Valle è Covid-free: «Festeggiamo, con la dovuta cautela». Terzi (Albino): consulto ancora ogni giorno il «cruscotto». Bertocchi (Alzano): si riparte, ma il dolore profondo resta.

Dure a morire, le abitudini. La Valle Seriana è finalmente tutta Covid free (in termini di nuovi casi, s’intende: nessun contagio negli ultimi sette giorni) eppure il sindaco di Albino, Fabio Terzi, non riesce a staccare gli occhi dal «cruscotto». «Sì, l’intera valle è Covid-free, e noi ad Albino non abbiamo un solo nuovo caso dal 14 giugno – conferma lui -. Ma questa volta non ci facciamo ingannare dal virus. L’estate scorsa ci aveva fregato, dandoci la parvenza di essere tornati alla normalità. Ora invece festeggiamo, ma tenendoci stretta un’ampia dose di cautela. E continuando a consultare il cruscotto». Croce e delizia per i sindaci in questo ultimo anno a ritmo di Covid, il «cruscotto» altro non è che un bollettino telematico costantemente aggiornato dalle autorità sanitarie: con un paio di clic i primi cittadini conoscono il numero di residenti positivi, negativi, in isolamento. «Io, nonostante la curva in gran discesa, continuo a consultarlo tutti i giorni – confessa Terzi –. E finché l’80% dei miei concittadini non avrà ricevuto anche la seconda dose di vaccino, non canto vittoria. Questo non significa che non si respiri un’aria molto più rilassata, densa di aspettative e voglia di normalità. Al contrario: abbiamo appena dato il via alle celebrazioni per i 500 anni dalla nascita del pittore Giovan Battista Moroni, dureranno un anno, e la comunità ha risposto con grande entusiasmo. Ma, ecco, non accogliamo la notizia che la Val Seriana è Covid free con spavalderia».

Entusiasmo e prudenza

Anche dalle parti di Alzano Lombardo – 108 vittime a marzo 2020, erano state nove l’anno precedente – l’entusiasmo, palpabile, corre a braccetto con la cautela. «Non potrebbe essere diversamente – osserva il sindaco Camillo Bertocchi – . La voglia di ripartire, innegabile, si mescola a quell’esigenza di prudenza che ormai fa parte di noi. Quel dolore profondo che ci ha ferito lo scorso anno, quell’esser stati l’epicentro della prima violentissima ondata, quella sensazione di star vivendo un terribile film, oggi rimangono. E si notano ogni volta che si incontrano i nostri concittadini, all’aperto, ancora coperti dalla mascherina».

La prudenza con cui la Val Seriana accoglie le ottime notizie che arrivano dagli epidemiologi bergamaschi non frena però la voglia di guardare oltre: «No, affatto – conferma Bertocchi –. Anzi. Ad ogni manifestazione che organizziamo la risposta in termini di pubblico è ampiamente superiore a quella che si otteneva prima della pandemia, questo è innegabile. Ma c’è anche voglia di guardare a quel che è stato con grande rispetto, senza dimenticare. Non a caso stiamo pensando a due progetti, un bosco della memoria e una rivisitazione di piazza Italia, con ogni probabilità con una nuova fontana, in ricordo di quanto abbiamo passato».

«Esplosione di eventi»

Ne sanno qualcosa, della voglia di guardare avanti, anche a Nembro: «Da fine maggio a ottobre non c’è un solo fine settimana in cui non sia previsto un evento – racconta il vicesindaco Massimo Pulcini –. C’è stata un’esplosione di iniziative, culturali o sportive, che ci lascia ancora a bocca aperta. Questo la dice lunga sulla voglia di tornare a vivere con serenità. Non parlo di ritorno alla normalità, non possiamo prevedere quando avverrà: parlo però di tornare a godere della gioia di stare insieme. A dimostrarlo c’è anche l’adesione altissima alla vaccinazione da parte dei nembresi: molti di noi hanno contratto il virus, eppure non si è rinunciato ad aderire alla campagna. E il fatto che non ci siano più contagi, negli ultimi giorni, non può che essere il miglior risultato atteso».

A Clusone il primo cittadino Massimo Morstabilini dà alla notizia di zero nuovi casi di Covid in tutta la Val Seriana una lettura soprattutto pragmatica: «L’Alta Valle era Covid free già da un mese e mezzo, e credo possa aver inciso parecchio la nostra forte volontà di aprire un punto vaccinale a Clusone: così abbiamo facilitato e agevolato l’immunizzazione dei nostri concittadini, che altrimenti sarebbero dovuti andare fino a Chiuduno. Noi a Clusone oggi abbiamo oltre l’80% di cittadini vaccinati con una dose». E sulle prospettive a breve termine per la valle il sindaco si sbilancia: «Credo ci aspetti un’ottima estate. Il nostro Comune è vivo come non lo era da tempo, sono tornati i turisti, i visitatori delle seconde case, molto più che l’estate scorsa. Non era scontato che la Val Seriana riuscisse a scrollarsi di dosso quel marchio, doloroso, di epicentro della pandemia: invece ora siamo visti e percepiti come territorio sicuro, protetto più che altrove. A buona ragione».

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