Le associazioni tornano a fare festa, ma durante la pandemia mai ferme

Ponteranica. Dopo due anni di stop torna l’incontro con la cittadinanza, tra giochi e sport. Nel periodo peggiore del Covid sono stati proposti momenti di socialità per la comunità.

Domenica a Ponteranica le associazioni tornano a fare festa dopo due anni di stop dovuti alla pandemia. Due anni in cui non si sono mai fermate, ma durante i quali non hanno potuto incontrarsi e offrire momenti di socialità per la comunità. Ora però è arrivato il momento di ricominciare a stare insieme, per questo nel pomeriggio di domenica le associazioni si incontreranno al Parco Leto di Priolo (Ponteranica, via Unione 8) e invitano tutta la comunità ad unirsi a loro per un pomeriggio di giochi, laboratori e attività sportive. L’appuntamento è alle 14,30 con tante proposte organizzate dalle stesse associazioni; alle 16,30 sarà offerta una merenda per i bambini e alle 17 ci sarà il concerto della Banda Vivace.

Ridare visibilità

«La spinta di questa festa sta nella volontà di ridare visibilità alle associazioni che in questi anni di Covid hanno fatto tanto per il territorio e che hanno silenziosamente continuato ad operare», spiega Giuseppina Nosari, presidente di Ponteranica Associazioni che organizza la festa. Un’occasione per far conoscere il volontariato di Ponteranica alle persone del paese, perché anche altri possano appassionarsi e sentirsi invogliati a fare qualcosa per il bene della propria comunità. Ponteranica Associazioni è un ente al cui interno si riuniscono altre 17 associazioni, alcune impegnate nel sociale, altre nella cultura e altre ancora nello sport. Questa realtà è nata ormai più di dodici anni fa su spinta di Luigi D’Adda, con l’intento di dar vita ad un organismo che unisse tutte le associazioni del territorio e fungesse da punto di riferimento. La proposta incontrò un grande entusiasmo e fin dalla nascita Ponteranica Associazioni ha dato vita ad un fondo di solidarietà per poter garantire un aiuto a quelle associazioni che potevano trovarsi in difficoltà, per svariati motivi. Un altro compito che si è assunta negli anni è stato quello di costruire collaborazioni con gli istituti scolastici del territorio, per permettere a tutte le realtà associative di sensibilizzare i più giovani sull’importanza del fare volontariato. «A muoverci inizialmente è stata un’idea quasi utopistica: fare un passo oltre la propria associazione, muovendosi verso gli altri - prosegue Nosari -. Negli ultimi due anni abbiamo fatto tanti servizi, ma abbiamo avuto poche occasioni per incontrarci. Così nell’ultimo anno abbiamo fatto un percorso di scambio di esperienze e di condivisione di possibili prospettive. La festa di domenica nasce da qui».

E prosegue: «Il periodo storico che stiamo vivendo fa sentire le persone indifese e impaurite, così spesso si rinchiudono nel proprio privato. Si fa fatica a collaborare, a stare insieme. Noi, anche se ormai l’età media è alta, vogliamo dimostrare che si può continuare a fare le cose insieme, e speriamo di trovare persone più giovani che possano farsi carico di questo percorso di collaborazione». Un percorso di grande importanza per il territorio, riconosciuto anche dall’amministrazione comunale come spiega la vice sindaco e assessora all’Associazionismo Susanna Pini: «Ponteranica Associazioni ha un’importanza fondamentale: un’associazione di secondo livello che raccorda le diverse realtà associative del territorio è un fiore all’occhiello e offre un aiuto importante anche all’amministrazione comunale. Sono molto riconoscente perché hanno sempre risposto con grande entusiasmo a tutte le nostre richieste e proposte. La festa, frutto di un lavoro di rete, vuole rilanciare questa associazione per capire se qualcuno ha voglia, tempo per potersi mettere in gioco e portare avanti questa bella esperienza. Perché le associazioni sono il cuore pulsante del nostro territorio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA