
Volontariato / Valle Seriana
Giovedì 07 Agosto 2025
Val Seriana, con «We Care» giovani impegnati per il bene comune
IL PROGETTO. Tutti under 30, con alle spalle esperienze lontane da casa. Il progetto «Bi-Sogni» per valorizzare persone capaci di mettersi in gioco e con visioni nuove.

C’è altro, molto altro. Esistono alternative all’individualismo, alla sfiducia, alla rassegnata indifferenza di fronte alle crisi sociali, democratiche e ambientali. Lo sta dimostrando «We Care», in prima battuta perché il gruppo informale, nato la scorsa estate in Val Seriana e formato da ragazzi e ragazze under 30 e provenienti da percorsi differenti, dimostra come i giovani non siano tutti «sdraiati» o cervelli in fuga. Al contrario. «Siamo nati proprio come un nucleo di amici e amiche che, dopo essere stati a lungo e per diversi motivi lontano da casa, sono tornati per rimanere», racconta Lisa Personeni, una delle fondatrici, 27enne di casa a Clusone e con un lavoro in un’agenzia letteraria a Milano. Lo hanno fatto con la voglia di ritrovarsi e di riconoscersi, «di riscoprire un senso di comunità» e di mettere, come riassume il nome scelto dal loro gruppo, il plurale e la cura al centro di tutto.
«Riflessione e dialogo»
L’avventura è partita con sette ragazzi e ragazze e con la partecipazione a «Imagine Bergamo», il progetto promosso dalle Acli di Bergamo e da altri soggetti anche nel 2024 per accompagnare lo sviluppo di progetti culturali, artistici e sociali. Il loro «Bi-Sogni», selezionato fra i migliori, è partito da un’esigenza chiara: «In un clima generale di individualismo e indifferenza, volevamo cercare dei punti di luce e degli esempi di ispirazione, anche in Val Seriana e in Bergamasca», dice Alice Spinelli, 26enne di Cornale di Pradalunga, medico e fra i partecipanti del gruppo. Nel concreto come si è tradotto questo obiettivo? Con un percorso annuale, da ottobre a maggio, di crescita sia personale che collettivo-comunitaria basato sul volontariato, la collaborazione con alcune realtà virtuose, la condivisione e l’incontro «con persone che potessero regalare spunti, nuove visioni e prospettive». «Il format di Bi-Sogni è - proseguono - semplice: un sabato al mese ci siamo trovati per condividere una giornata con una realtà localizzata in Valle Seriana e dintorni. Abbiamo svolto un’esperienza di servizio insieme, vissuto un momento di riflessione e di dialogo, e poi concluso con una cena».
Un panorama positivo
Chi hanno incontrato? Fra gli altri, la cooperativa I sogni di Gandino e la Ruah di Bergamo, ma pure l’associazione Serming Bergamo e Oltre l’Orto di Villa di Serio. La fotografia scattata in questi mesi è quella di un panorama positivo, comunque vibrante, dal punto di vista sociale e umano, «perché sono tanti quelli che si mettono in gioco e fanno cose bellissime - continua Spinelli -. Non è sempre facile comunicarsi e orientarsi fra le numerose proposte, soprattutto per chi è fuori dal giro. Per questo è molto importante fare rete: aiuta a conoscersi e a conoscere meglio».
Il gruppo oggi conta più di una trentina di persone e si prodiga per organizzare sempre nuovi momenti comunitari e di confronto. «Abbiamo - aggiungono - anche vissuto due esperienze di convivenza: una durante le vacanze invernali e una durante l’estate. We Care, in realtà, è nato anche con il progetto di trovare e avere un luogo dove vivere insieme. Nei mesi però le priorità sono un po’ cambiate».
Un luogo dove vedersi
Resta l’esigenza di trovare un ambiente anche solo per vedersi: «Fino a oggi abbiamo usato soprattutto le sedi delle varie realtà incontrate, ma c’è la voglia di riunirsi in uno spazio nostro, che possa somigliarci e rappresentarci», rivelano. Intanto questo primo anno ha dimostrato come gli intenti e le intuizioni generali erano fondati: «Siamo contenti del percorso fatto. Ci siamo resi conto che qualcosa, nel territorio, si sta muovendo ma non abbiamo fretta, nemmeno di darci un’identità fissa, proprio perché al nostro interno siamo tanti, con percorsi e idee diverse. Proseguiremo con Bi-Sogni, i nostri incontri e sicuramente arriveranno delle novità», conclude Personeni.
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