È caccia aperta al misterioso anello mancante dei buchi neri VIDEO

Sebbene abbiano tutti una densità talmente elevata che nemmeno la luce può sfuggire alla loro attrazione gravitazionale, i buchi neri non sono tutti uguali: i più piccoli si formano quando una stella di massa sufficientemente grande, almeno venti volte più del Sole, esaurisce il suo combustibile e collassa su sé stessa, mentre all’estremo opposto ci sono gli immensi buchi neri supermassicci, di masse milioni o miliardi di volte maggiori rispetto alla nostra stella. La formazione di questi ultimi rappresenta ancora un enigma, soprattutto a causa del ‘vuoto’ lasciato appunto dai buchi neri intermedi.

I ricercatori guidati da Arca Sedda hanno quindi deciso di colmare questo vuoto. “Abbiamo svolto dei nuovi modelli al computer in grado di simulare la formazione di questi misteriosi oggetti, e abbiamo trovato che possono formarsi grazie a una combinazione di tre fattori”, spiega il ricercatore del Gssi: “Fusioni tra stelle molto più grandi del nostro sole, l’accrescimento di materiale su buchi neri stellari e, infine, la fusione tra buchi neri stellari”. Secondo gli autori dello studio, dopo la nascita i buchi neri intermedi vengono lanciati via dai loro stessi ammassi e questo ne impedirebbe l’ulteriore crescita.

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