‘Errori e meraviglie’ al Festival delle Scienze di Roma

Errori e meraviglie’ sono le due anime della scienza e a questi motori che guidano l’umanità verso la conoscenza  è dedicata la 19/a edizione del Festival delle Scienze di Roma. L’evento è in programma dal 16 al 21 aprile e si articolerà in oltre 150 tra incontri, spettacoli, attività didattiche e mostre in diversi luoghi romani con epicentro l’Auditorium Parco della Musica, per coinvolgere ogni tipo di pubblico.

“Gli errori fanno parte della vita e la scienza non fa eccezioni, e ci spingono ogni volta a imparare e migliorare”, ha detto Antonio Zoccoli, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che per sottolineare il concetto ha preso ad esempio il tennista Jannik Sinner che in varie occasioni ha affermato di aver fatto errori in partita e di avere imparato di volta in volta proprio da questi errori. “La stessa cosa succede nella scienza, dove - ha aggiunto - gli errori possono essere di vario tipo: dai setup strumentali sbagliati a risultati che non ti attendevi. Ed è proprio lì che si cresce, inizi a capire e fai un passo in avanti come Sinner per poi ottenere un risultato migliore”.

Agli errori che si possono commettere e alla meraviglia che si prova quando si realizza una nuova scoperta sono dedicati i circa 150 eventi in programma che vedono quasi un centinaio di ospiti italiani e internazionali, come l’ideatore degli IgNobel Marc Abrahams, e volti noti come la conduttrice Barbara Gallavotti o l’ex pallavolista Andrea Lucchetta, oppure i tanti eventi organizzati dal World Forum for Women in Science. Come sempre sono tantissime le presentazioni di libri, come ‘Il dubbio e il desiderio’ dedicato alla vita di Eva Mameli Calvino o la ribellione degli animali protagonisti de ‘La vendetta delle orche’, eventi per le scuole con scienziati e artisti come ‘Cartoline per la Terra’ con la fumettista Alessia Iotti, e mostre come il ‘viaggio’ tra città e rischi ideato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Il festival è “un appuntamento ormai fisso per la nostra città e che già guarda anche all’edizione del 2025”, ha sottolineato Daniele Pittèri, amministratore delegato di Fondazione Musica per Roma, e che coinvolge quest’anno 18 partner scientifici e culturali come l’Agenzia Spaziale Italiana, il Museo dei Bambini Explora o il Bioparco.

Il festival offre “momenti per riflettere anche sull’importanza dell’ignoranza umana nella sua accezione costruttiva, quella che ci spinge a comprendere l’essenza di quel che ci circonda, e da contrapporre all’ignoranza distruttiva che troppo spesso permea invece il quotidiano”, ha detto Mario Cosmo, direttore Scienza e ricerca dell’Asi . “Temi ancora più sentiti dopo la pandemia – ha aggiunto l’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor – che non ha portato con sé solo una crisi sanitaria ed economica, ma antropologica e culturale. Diventa, allora, ancora più importante raccontare, con meno gusto estetico e maggior precisione, la centralità dell’errore nel mondo della scienza. Un racconto che può aiutare a superare due fenomeni che abbiamo tutti davanti agli occhi: il negazionismo e il caos informativo”.

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