Lo stomaco ha davvero le farfalle, lo dicono le pillole smart

Le farfalle nello stomaco non sono solo un modo di dire: grazie a pillole ‘intelligenti’, dotate di termometro, manometro e sensore di acidità, si è scoperto che gli organi più profondi del nostro corpo, come appunto quelli dell’apparato digerente, sono gli unici in grado di captare sempre tutto ciò che ci circonda. Lo afferma uno studio italiano pubblicato sulla rivista iScience e guidato da Sapienza Università di Roma e Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), che mette in evidenza come la consapevolezza del proprio corpo sia una sensazione fortemente correlata a parametri fisiologici, come temperatura, pressione arteriosa e acidità dello stomaco e dell’intestino.
“Il problema è che stomaco e intestino sono organi profondi e contorti, che normalmente vengono indagati per mezzo di sonde molto invasive”, dice Salvatore Maria Aglioti di Sapienza e Iit, uno degli autori dello studio: “Chiunque abbia fatto una gastroscopia o una colonscopia lo sa per esperienza”. Per superare questo ostacolo, i ricercatori guidati da Alessandro Monti hanno impiegato un metodo altamente tecnologico mai usato prima in questo campo: pillole intelligenti, dotate di un termometro, un manometro (per misurare la pressione) e un sensore di acidità miniaturizzati, che vengono ingerite come normali compresse.
Attraverso questi dispositivi, i ricercatori sono stati in grado di registrare a intervalli regolari tutti i parametri dei partecipanti, che erano anche muniti di un visore 3D che mostrava un corpo virtuale, a volte simile al partecipante e a volte diverso. “Si tratta di uno studio all’avanguardia, che ci ha permesso di capire come consapevolezza e attività del tratto gastrointestinale siano collegate tra di loro”, spiega Monti: “Infatti, quando presentiamo una forte consapevolezza del nostro corpo i nostri organi interni si presentano più attivi rispetto a quando questa sensazione viene a mancare”.

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