“Descrivendo il processo del trasferimento tecnologico come un macchinario complesso mi piace immaginare la mia figura a quella dell’olio. Un elemento piccolo, che può apparire trascurabile ma necessario per far girare tutto in modo naturale”, ha detto Paglialonga, che sarà anche uno degli ospiti dell’evento di preview di Converging Skills, l’evento pisano che cerca di far incontrare e dialogare i tanti attori coinvolti nel settore sia a livello nazionale che internazionale. Si è portati a pensare che alla base di un’attività imprenditoriale di successo ci sia prima di tutto un’idea vincente, un elemento importante ma che da solo non porta invece a raggiungere grandi traguardi. Fare impresa partendo da intuizioni scientifiche necessita il coinvolgimento di molti attori e competenze e la capacità di attrarre investitori può spesso essere cruciale. “Chi viene dal mondo della ricerca scientifica – ha aggiunto Paglialonga – immagina spesso un’impresa come se fosse un progetto di ricerca, un progetto che debba essere scientificamente inappuntabile. Ma fare impresa non è fare ricerca. Fare impresa vuol dire andare sul mercato, non essere valutati da una commissione scientifica, e per andare sul mercato non c’è bisogno di essere perfetti. Si può essere imperfetti, l’importante è poter essere migliorabili”.
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