Menù a km zero per aiutare il Malawi
Sagra del porco a Gorlago

Se quel pupazzo rosa formato maxi lo avete visto in giro anche per Città Alta e vi chiedevate il motivo, ecco qui svelato il mistero. Parte da Gorlago e arriva in Malawi il progetto di solidarietà dell’associazione Africall Onlus che organizza anche quest’anno la «Sagra del porco». La festa si svolgerà all’ex colonia elioterapica di Gorlago dal 24 al 28 agosto.

Il ricavato sarà devoluto a progetti in Malawi, in coordinamento con le Suore Poverelle dell’Istituto «Beato Luigi Palazzolo» di Bergamo. Tra gli enti patrocinanti della sagra il Comune di Gorlago, Slow food, Coldiretti e Campagna amica. Il servizio cucina sarà aperto dalle 19 a mezzanotte e sarà possibile degustare menù di prodotti a chilometro zero. Garantiti mille posti a sedere, 800 in caso di maltempo. Tra le curiosità di questa edizione, domenica 28 agosto il «laboratorio del gusto sui formaggi bergamaschi»: una degustazione guidata di quattro formaggi del territorio, scelti fra quelli proposti nel menù della sagra, con abbinamento finale di Moscato di Scanzo Docg. Insieme ad un produttore si parlerà del valore del latte crudo, dei diversi tipi di latte e delle diverse lavorazioni.

La sagra conferma anche quest’anno la sua finalità benefica. «Da sempre l’intero ricavato viene destinato a questi scopi – dicono gli organizzatori –, nelle precedenti edizioni sono stati raccolti oltre 97 mila euro. Numerosi ragazzi dei villaggi hanno potuto studiare per diventare medici o infermieri, figure professionali di cui il Paese è assai carente. Alcuni hanno già concluso il loro percorso formativo ed esercitano ora come infermieri ostetrici al «Sister Teresa Hospital». Più di mille ragazzi hanno oggi la possibilità di studiare, grazie al rinnovo dei locali della scuola e alla costruzione di due alloggi per gli insegnanti. Inoltre oltre 2.500 pacchi alimentari sono stati distribuiti alle fasce più deboli della popolazione. La sagra ha permesso di acquistare una nuova emoteca per la conservazione di sacche di sangue a fini trasfusionali, ora installata nell’ospedale». Si tratta dell’ospedale in cui sono state trasferite e installate le apparecchiature elettromedicali dismesse degli ex Ospedali Riuniti di Bergamo: in particolare un ecografo, due elettrocardiografi, due defibrillatori, due apparecchi portatili per radiografia ed un macchinario per la sterilizzazione chimica.

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