Cane prigioniero su uno sperone
Task force per salvarlo a Sarnico

È rimasto prigioniero per giorni su uno sperone roccioso fronte lago, ma per fortuna è stato tratto in salvo dai vigili del fuoco del Saf, il nucleo regionale Speleo alpino fluviale di Darfo Boario Terme.

Epilogo felice sul Sebino per un cane pastore smarritosi e privo di microchip identificativo, dopo che per giorni si era temuto il peggio. È successo a Sarnico, con un animale a quattro zampe utilizzato per la cura del gregge che è rimasto prigioniero per giorni su uno sperone roccioso fronte lago. Il recupero dell’animale, è avvenuto mercoledì 7 marzo a Sarnico, in località Cadè a circa 300 metri d’altezza non lontano dall’area del Lido Nettuno, in un tratto boschivo roccioso e particolarmente ripido ed inaccessibile.

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Nell’attesa dei soccorsi, il cane, privo di sostentamento e denutrito, aveva individuato un anfratto dove riposare, beneficiando di una pozza presente dalle quale abbeverarsi. Alle operazioni hanno partecipato una quindicina di uomini, tra vigili del fuoco e Protezione civile. Il cane è stato quindi portato nel canile di Levate, a disposizione dell’eventuale proprietario.

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