Passerella di Christo, mancano 100 giorni
Siamo in ritardo? È ora di prepararsi

A 100 giorni esatti dall’avvio dell’Expo del Sebino, finalmente anche le istituzioni bergamasche sono state ufficialmente messe al corrente che dal 18 giugno al 3 luglio una porzione decisamente consistente della provincia verrà posta sotto assedio. Splendido assedio, ma comunque assedio.

Per calpestare la passerella dei sogni si stima - al ribasso - che arriveranno 600 mila turisti e due delle «porte» che li innesteranno sui battelli diretti a Sulzano e Monte Isola, sono Lovere e soprattutto Sarnico.

Dopo gli appelli dei sindaci, il prefetto ha deciso di convocare il tavolo di coordinamento per, di fatto, avviare la macchina organizzativa che dovrà entrare in campo per fare in modo che tutto vada bene. E il senso è molto chiaro: siamo in ritardo, ma ora si parte. Con il nervosismo dei sindaci: «Le criticità sono tante – esordisce Giorgio Bertazzoli di Sarnico – e siamo in ritardo. La società incaricata di studiare e dare indicazioni su come gestire i flussi del traffico, chi l’ha mai sentita? Nel mio Comune si calcola che nei 16 giorni della passerella arriveranno 3.500 persone per salire sui battelli, che partiranno ogni ora dalle 8,30 alle 22. Da dove arriveranno? Gran parte, dai caselli dell’A4 di Grumello e Ponte Oglio. Ci possiamo immaginare il numero di veicoli sulle strade verso Sarnico? Sull’unica strada, la provinciale 91, che porta all’imbarcadero? Possiamo immaginare cosa succederà nei due weekend dell’installazione? Al tavolo è uscito con chiarezza che, finora, siamo stati trattati un po’ da fratelli di serie B».

Il prefetto ha annunciato che vuole vedere a brevissimo sia la srl The floating piers, che Systematica, la società che sta completando lo studio del traffico. Secondo quando è stato detto, pare che solo l’8% dei visitatori della passerella passeranno in Bergamasca. Fosse così, sarebbero almeno 50mila persone al giorno.

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