Stadio, restyling per la Ubi
In arrivo i pannelli e skybox

Via ai lavori sulle facciate laterali della curva. Quasi pronto il progetto per la nuova Giulio Cesare. Prende quota l’ipotesi di una decina di spazi per gli sponsor.

Tre mesi e una settimana al via ai lavori, e poi 100 giorni tutti di corsa per demolire e ricostruire la tribuna di viale Giulio Cesare (ora Ubi) per il campionato 2020-21. Il cantiere del Gewiss Stadium si muove, per ora sulla carta, nell’attesa di dare spazio alle ruspe dopo l’ultima partita di campionato, quella del 24 maggio con l’Inter che, già di suo, si annuncia particolarmente interessante.

In realtà in questi giorni si lavora ancora sulla nuova Nord. Dopo l’apertura di un paio di settimane fa di America Graffiti, ristorante dallo stile Usa, si stringono i tempi per l’inaugurazione del locale di cucina asiatica-fusion, prevista per la prima settimana di marzo.

Quel colore che non ha convinto

Ma soprattutto, dopo una certa qual attesa, ieri è iniziato il cantiere per il completamento delle facciate laterali della curva. Quelle finite nel mirino di Palafrizzoni e Sovrintendenza per un colore che, seppure corrispondente al codice Ral (la scala di colori) del progetto, non ha dato l’effetto sperato a causa di difficoltà tecniche nella produzione dei materiali.

Per ovviare all’inconveniente si è così deciso la posa di un rivestimento in lamine d’acciaio con dei profondi tagli verticali dal colore più scuro di quello attuale: soluzione approvata dalla Sovrintendenza. Ieri tecnici e maestranze della At di Rogno erano già in azione sulla facciata laterale di viale Giulio Cesare per predisporre il necessario.

I rigidi requisiti della Champions

Intanto si continua a lavorare al progetto della tribuna Ubi che verrà demolita e ricostruita con gradoni più larghi: dagli attuali 60 a 82 centimetri, come nella nuova Nord. L’obiettivo finale è uno stadio da 25 mila posti, più in linea con le ambizioni dell’Atalanta. Considerato che la ridefinizione della gradinata porterà ad una riduzione di almeno 600 posti rispetto all’assetto attuale, si conta di recuperarli riempiendo la parte superiore del varco esistente con la Nord: quello inferiore resta infatti aperto per il deflusso. In questo modo, al termine dei lavori, compreso il raccordo con la futura Sud, la nuova Ubi dovrebbe avere circa 4.000 posti.

L’intervento non riguarda la facciata della gradinata, soggetta a vincolo architettonico: la novità potrebbe essere in alto. L’Atalanta starebbe difatti pensando a una decina di skybox per gli sponsor sotto la copertura, sul modello di quelli realizzati (e andati via come il pane...) nella tribuna centrale, riordinando così anche dal punto di vista stilistico la parte superiore alla facciata vincolata. La copertura, per il momento, resta così com’è, ma con molta probabilità le strutture portanti verranno già rinforzate e predisposte per la posa di una nuova. Oltre al vantaggio commerciale (nel medesimo spazio si potrebbero realizzare non più di una cinquantina di normali posti a sedere), un potenziamento dei skybox permetterebbe all’Atalanta di avvicinarsi un po’ di più ai rigidi requisiti Uefa per la Champions League. Magari non capita, ma se capita... Anzi, sta già succedendo, perché non potrebbe ancora succedere?

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