Botti vietati in 20 centri delle valli
Rischio multe fino a 500 euro

Un inizio 2016 col botto? Meglio di no, troppa siccità, troppo alto il pericolo che qualche fuoco possa innescare incendi nei boschi. Pena una sanzione amministrativa pecuniaria che può raggiungere anche i 500 euro.

In almeno una ventina di paesi, soprattutto delle valli, petardi, fuochi d’artificio e botti di vario genere non saranno i benvenuti per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. È quanto stabilito, per esempio, a Branzi, Carona, Moio de’ Calvi, Mezzoldo, Roncobello, Valnegra, Foppolo, Isola di Fondra, Olmo al Brembo e Piazzatorre dai rispettivi sindaci.

Meno restrittiva è l’ordinanza del comune di Piazza Brembana, dove il divieto di fare esplodere artifizi pirotecnici, razzi e bombette è limitato a strade, piazze e aree pubbliche comunali. Via libera quindi per lo sparo di botti nelle zone isolate, purché a debita distanza da persone, animali e materiali incendiabili. Sarà un capodanno silenzioso dunque quello che attende cittadini e turisti dell’alta valle, che fino al 6 gennaio dovranno limitare i loro festeggiamenti per la salvaguardia di se stessi e dell’ambiente che li circonda. Scendendo in valle, a Sedrina, qui il Comune non ha vietato i botti ma ha invitato la cittadinanza a una «particolare attenzione».

Divieti di sparare botti anche a Piario, Villa d’Ogna, Ardesio, Gromo, Valgoglio, Gandellino e Valbondione. Per Piario, Villa d’Ogna e Ardesio, il divieto, salvo proroga, durerà fino al 6 gennaio.Per Gromo, Valgoglio, Gandellino e Valbondione fino alla revoca delle ordinanze appena emesse. In tutte le ordinanza si fa leva sul buon senso della popolazione residente e dei villeggianti, tenendo comunque conto che le pene previste dalla legge in caso di non osservanza delle ordinanze dei sindaci, sono piuttosto pesanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA