Cambrembo, acqua ancora da bollire
Abitanti (e villeggianti) arrabbiati

Acqua ancora da bollire a Cambrembo di Valleve. E villeggianti arrabbiati. L’emergenza, iniziata durante le vacanze natalizie scorse con carenza d’acqua potabile nella rete, di fatto non è ancora terminata, quanto meno sul fronte della potabilità.

Nella frazione - pochi residenti, ma diverse decine di villeggianti - a inizio anno era stato disposto il divieto di utilizzo dell’acqua a fini alimentari. Anche a seguito di alcuni malori riscontrati dagli stessi proprietari di seconde case. Dalle analisi risulteranno poi valori di Escehrichia coli non nella norma.

«L’Ats – scrive una villeggiante – aveva poi fatto introdurre cloro nel bacino. Altre analisi sono state fatte a metà febbraio: i batteri erano ancora presenti e l’ordinanza non potè essere revocata». Il 26 marzo le ultime analisi, dopo le quali viene revocata l’ordinanza di divieto di bollitura e, su indicazioni dell’Ats, si consente l’utilizzo dell’acqua ma solo dopo averla bollita per almeno cinque minuti.

«È passata Pasqua – continua la villeggiante –. La gente che era solita trascorrere le vacanze nel paesino di montagna ha dovuto rinunciare a salire o ha dovuto attrezzarsi con riserve di acqua potabile provenienti da altri paesi per sopravvivere. È passato aprile, la neve si è sciolta, l’acqua non è ancora potabile e l’ordinanza di bollitura è ancora in vigore. Dissenteria e nausea sono state compagne di tante persone che hanno passato le vacanze di Natale nella frazione di Valleve, e alcuni accusano ancora problemi di salute. La gente di Cambrembo vuole una soluzione definitiva».

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