Cane attaccato alla portiera e trascinato
Parla l’autista: «Solo un equivoco»

Strozza. L’automobilista che aveva fatto scalpore sul web, fornisce la sua versione dei fatti che ridimensionerebbe di molto la portata dell’accaduto. Leggi.

Cane attaccato alla portiera e trascinato Parla l’autista: «Solo un equivoco»
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«Un equivoco dovuto ad un mio errore. Non c’è stata nessuna volontà di fare male al cagnolino». Così si spiega Pietro Cornali, l’automobilista che martedì è stato denunciato per maltrattamento di animali. Era infatti accusato d’aver legato all’auto il guinzaglio di un cagnolino di razza Pincer e di essere poi partito. Ma la sua ricostruzione dei fatti ridimensiona il fatto: «Ho accompagnato mio nipote con l’auto al campo di calcio per l’allenamento e poi quando sono tornato a prenderlo volevo fargli una sorpresa portando anche i nostri due cani. Il campo di gioco non è molto lontano da casa mia. Il cagnolino deve essere saltato fuori mentre chiudevo la portiera e il guinzaglio è rimasto impigliato. Quando sono arrivato al campo infatti non in auto c’era. L’abbiamo cercato in zona e soltanto in serata mi hanno informato che era stato trovato ferito e portato dal veterinario. Ci sono andato il giorno dopo e lì ho incrociato i carabinieri che mi hanno informato della denuncia». La vicenda ha destato clamore e sul web sono volate accuse pesanti, ma dopo questi chiarimenti le conseguenze dovrebbero ridimensionarsi. I proprietari del cane, sotto sequestro e ricoverato in una clinica veterinaria, ora attendono con fiducia.

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