Continuano a scendere i contagi in Bergamasca. Le zone più critiche? La Valle Imagna e Villa d’Almè

I contagi continuano a scendere nella Bergamasca e per la settimana dal 12 al 18 maggio la decrescita iniziata moderatamente nelle due settimane precedenti, con un decremento di casi pari al -30% contro il -9% della settimana antecedente.

La media giornaliera dei casi incidenti è scesa a 91, contro i 130 della scorsa settimana ed i 143 di due settimane fa.

«I dati confermano e rinforzano, quindi, la ripresa della decrescita della curva negli ultimi sette giorni, già rilevata la scorsa settimana - spiega Ats Bergamo -. Ciò è evidenziato anche dal valore di incidenza complessivo settimanale, a livello provinciale, che scende a 56 nuovi casi per 100.000 abitanti nel periodo in osservazione, rispetto al valore di 79 della scorsa settimana».

Nella settimana osservata, la principale area critica è rappresentata dal territorio afferente all’Ambito Valle Imagna e Villa d’Almè (in particolare il Comune di Corna Imagna). La situazione del territorio dell’Ambito Alto Sebino, considerata critica da molte settimane precedenti, risulta in fase di chiaro miglioramento.

Il numero di Comuni con zero casi è pari a 96 contro i 86 della settimana precedente. «In sintesi, la situazione complessiva della terza ondata in provincia di Bergamo mostra questa settimana importanti segnali di decremento della curva epidemica».

«Ricordiamo come sempre che un rischio di possibili risalite della curva epidemica nel nostro territorio è sempre presente. Ribadiamo nuovamente, pertanto, l’importanza di mantenere elevata l’attenzione sulla necessità di rispettare - e far rispettare - rigorosamente tutte le norme previste, in particolare sul distanziamento sociale e sull’utilizzo dei mezzi di protezione individuale in famiglia e nelle situazioni extra-famigliari, per quanto è correlabile ai trasporti pubblici ed alla quota di attività didattiche in presenza, nonché ad altre situazioni in cui aumenta il rischio di contagio come nelle mense, nei bar, ristoranti e negozi» sottolineano da Ats.

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