Federico, l’ultima telefonata alla fidanzata
Poi lo schianto fatale a Sedrina

Incredulità e dolore per la morte di Federico Soffientini, il 26enne che si è schiantato nella notte tra sabato e domenica con un tir scendendo dalla Valle Brembana.

«Ciao, ragazzi, io torno a casa: domattina devo esibirmi a Menaggio e non riesco a partecipare al concerto di chiusura». Si è congedato così, sabato sera, Federico Soffientini, 26 anni, di Pregnana Milanese, diplomato in oboe al Conservatorio di Milano e insegnante al liceo musicale di Busto Arsizio, con i compagni del «Corso di alto perfezionamento di Valtorta», una «master class», e cioè un seminario di eccellenza musicale che da 5 anni viene organizzato nella località dell’ alta Valle Brembana.

Era da poco passata la mezzanotte, quando Federico s’ è messo al volante della sua Mitsubishi Colt per ridiscendere la Valle. Poco più di mezz’ ora dopo, nei pressi del ponte della Botta di Sedrina ma in territorio di Villa d’ Almé, s’ è schiantato contro un autocarro della ditta Koiné che saliva a San Pellegrino per caricare bottiglie di acqua minerale. L’ impatto è stato violentissimo: il 26enne è morto all’ istante. Ancora da stabilire l’ esatta dinamica dell’ incidente.

Proprio ieri avrebbe festeggiato il quinto anno di fidanzamento con Nora Battaglia di Almenno San Bartolomeo, laureata in pianoforte al Conservatorio di Milano come maestro collaboratore. «Era abituato a guidare di notte, non gli costava fatica. Gli ho mandato un messaggio su whatsapp, che probabilmente gli è arrivato pochi minuti dopo l’incidente. Perché domenica mattina quando mi sono svegliata non ho trovato la sua risposta. Così ho chiamato suo padre. E lui mi ha detto che Federico era morto. Ieri Nora sul suo profilo Facebook ha scritto questa frase: «Voglio dirti che sei stata l’ unica cosa per la quale ho lottato e se tornassi indietro lotterei ancora».

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