Il padiglione del Kuwait? A Brembilla
Un pezzo di Expo sbarca in provincia

Un pezzo di Expo sbarca a Val Brembilla. Pali metallici e attrezzature varie del padiglione del Kuwait sono già stati posizionati nell’area comunale di via Donizetti, sul versante sinistro del torrente Brembilla.

Il Comune è ormai deciso all’acquisto, tanto che la società incaricata dello smontaggio li ha portati proprio dove dovranno essere rimontati. Per farne cosa? Dalla giunta, per ora, bocche abbastanza cucite.

L’intenzione è di svelare i particolari dell’operazione nell’assemblea pubblica indetta per venerdì alle 20.45, nella sala dei «Volontari ambulanze Brembilla» (Vab), dal titolo «Cosa succede a Val Brembilla? Progetto “Turnà a ’ndomà”. Iniziamo a costruirlo insieme». Un titolo, però, che richiama, oltre al padiglione Expo del Kuwait, anche altri temi del paese, dalla pista ciclabile all’industria, dalla strada provinciale alle associazioni. Il progetto, a quanto pare, è più ampio del solo padiglione del Kuwait che sarà però al centro dell’attenzione.

Lungo 50 metri per 15 metri, alto ancora 15 metri, in vetro e metallo, è a campata unica, spiegano dal Comune. Come ci si è arrivati? «Grazie all’architetto che lo ha progettato - dice l’assessore ai Servizi alla persona Patrizio Musitelli -. È il medesimo che ha realizzato un nuovo capannone per un’industria a Brembilla». Da qui, quindi, sarebbe nata l’idea di portarlo in Val Brembilla in un’area di 7.000 metri quadrati che l’ex giunta di Gianni Salvi (ora in minoranza), aveva acquistato per ospitarvi il mercato, i magazzini comunali, uno spazio coperto per le feste, il centro anziani e un anfiteatro.

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