La variante di Zogno compie un anno: promossa o bocciata? Rispondi al sondaggio

Val Brembana. Almeno la metà del traffico è stata deviata fuori dal centro. Lanciamo un sondaggio per capire cosa ne pensano i lettori, coloro che tutti i giorni si trovano a percorrerla o anche chi si trova a passare dalla variante come turista, diretto alle montagne della Valle Brembana.

Un anno con la variante in galleria di Zogno. Era la mattina dell’8 novembre 2021 e, dopo dieci anni di attesa - era il 2011 quando iniziarono i lavori - finalmente la nuova strada che bypassava il centro del capoluogo brembano venne aperta.

Da allora, in media, metà del traffico da e per la Valle Brembana, si è spostato in galleria. Via dal centro zognese, con evidenti benefici per la vivibilità del paese. E poi le code. Praticamente eliminate, salvo qualche rallentamento alla prima rotatoria alle Grotte delle Meraviglie, quelle in salita, negli orari dei pendolari ma anche nei weekend. Resta il problema delle code in discesa, con l’imbuto verso Villa d’Almè e gli incolonnamenti che spesso arrivano sul viadotto di Sedrina. Ma quella è un’altra storia. E riguarda il completamento della tangenziale sud di Bergamo con il lotto Paladina-Sedrina, di oltre 400 milioni di euro.

Per gli amministratori zognesi non ci sono dubbi: la variante sta facendo il suo dovere. Almeno la metà del traffico, infatti, è stata deviata fuori dal centro e per Zogno, che da anni aspettava di essere liberata dal gioco di tir e auto, è tutta manna dal cielo. Ma è altrettanto vero che la variante non risolve tutto. L’Eco di Bergamo lancia un sondaggio on line per capire cosa ne pensano i lettori, coloro che tutti i giorni si trovano a percorrerla o anche chi si trova a passare dalla variante come turista, diretto alle montagne della Valle Brembana. Opera promossa o bocciata o ancora da migliorare? Il dibattito è aperto.

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