L’ultima impresa di Yuri Giupponi
Dall’Etna allo Stelvio in bici, no stop

In cento ore il 25enne di Zogno ha coperto oltre 1.500 chilometri, compreso l’attarversamento a nuoto dello stretto di Messina.

Cento ore no stop per coprire oltre 1.500 chilometri a spasso per l’Italia: dall’Etna allo Stelvio con in mezzo lo stretto di Messina, passato a nuoto. È l’impresa di Yuri Giupponi, 25 anni, bergamasco di Zogno, che ha concluso la sua nuova straordinaria impresa: Etna-Stelvio Race Across Italia. «Un’impresa agli occhi e alle gambe dei più impossibile, non per Yuri che ama definirsi un «matto della bicicletta» e in passato si era reso protagonista di altre simili avventure: la Zogno-Roma del 2014 (33 ore no stop in bicicletta e 650 km), la Parigi-Bergamo del 2015 (43 ore no stop e 932 km) e la Barcellona-Bergamo del 2016 (51 ore no stop e 1.120 km)» scrive il sito Bici Tv, che ripercorre l’impresa del nostro.

«La partenza era avvenuta domenica 18 giugno alle ore 4 del mattino dal Rifugio Sapienza in cima al Monte Etna in modo da poter arrivare allo Stretto di Messina entro le 8,30 dove ha poi affrontato la traversata a nuoto di circa 3,5 km da Messina a Villa San Giovanni (Reggio Calabria). Una volta arrivato in Calabria, Giupponi è ripartito in bicicletta percorrendo 200 chilometri lungo la costa Tirrenica per poi attraversare la Piana di Sibari e giungere sulla corsa Ionica. Procedendo in direzione Bari è andato poi ad affrontare la costa Adriatica fino a Ravenna, quindi la pianura Padana per portarsi verso Brescia, risalire il lago d’Iseo, la Valle Camonica, quindi Edolo, Aprica, Bormio e il gran finale in cima allo Stelvio» . Una squadra lo ha affiancato nella sua impresa: Andrea Fustinoni, Alessandro Gotti, Giovanni Ferrari, Demetrio Ricci, Lionello Rocca e Angelo Gualdi.

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