Parchimetri che «fregano» 8 minuti
Così le multe possono essere contestate

Parchimetri con orari ritardati rispetto al reale. E il rischio di incappare in qualche multa. Succede a Piazza Brembana dove, da poco più di anno, nel centro del paese, sono in funzione cinque parchimetri, con sosta gratuita per i primi 30 minuti.

La segnalazione arriva dal gruppo di minoranza che, telefonini alla mano, ha documentato il gap di 5 ma anche 8 minuti esistente tra l’orario segnato dal parchimetro e l’orario reale.

Un esempio: l’automobilista arriva al parcheggio con la linea blu, prende il ticket per i primi 30 minuti di sosta gratuita o per la sosta a pagamento e sul biglietto si trova scritto ore 10, quello del parchimetro. In realtà, guardando il proprio orologio o l’ora esatta sul telefonino, sono già le 10,08. Quindi quasi dieci minuti di sosta sarebbero «rubati», con il rischio, in caso di vigile solerte, di vedersi anche multati. Anche se, in genere, in situazioni analoghe, una tolleranza di alcuni minuti sulla sosta già conclusa potrebbe essere concessa.

«Se uno non fa caso all’orario segnato sul ticket ma guarda al proprio orologio - dice Hans Quarteroni, capogruppo di minoranza - rischia di arrivare con quegli otto minuti di ritardo rispetto a quanto segna il biglietto del parchimetro. E di vedersi sanzionato per un errore non suo. Una multa, quindi, che potrebbe essere considerata illegittima. Vero che c’è una ditta che gestisce i parchimetri, ma l’amministrazione comunale dovrebbe vigilare sulla regolarità del sistema».

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