La Chiesa bergamasca in lutto
È morto don Edoardo Algeri

Il sacerdote, 56 anni, vicario parrocchiale di Boccaleone, si è sentito male oggi, venerdì 2 agosto, mentre era in sella alla sua bici lungo la Statale della Val Brembana, all’altezza di Camerata Cornello. Dal 2017 era presidente della Confederazione italiana consultori familiari di ispirazione cristiana. Lunedì prossimo i funerali a Torre de’ Roveri. Il commosso ricordo del senatore Pd Antonio Misiani.

Lutto nella Chiesa bergamasca. Don Edoardo Algeri, 56 anni, vicario parrocchiale di Boccaleone, è morto oggi, venerdì 2 agosto. Il sacerdote è stato stroncato da un malore poco prima delle 13 lungo la strada statale 470 della Valle Brembana, a Camerata Cornello: era in sella alla sua bici quando si è sentito male ed è caduto. È stato subito soccorso: sul posto sono prima arrivate un’ambulanza e un’automedica e poi l’elicottero, ma non c’è stato nulla da fare, don Algeri è spirato, il malore che lo ha colpito all’improvviso non gli ha lasciato scampo. Sul posto anche i carabinieri di Piazza Brembana e Zogno. Don Algeri dal 1996 era direttore dell’Ufficio per la pastorale della famiglia e dal 2017 presidente della Confederazione italiana consultori familiari di ispirazione cristiana. I funerali saranno celebrati lunedì 5 agosto alle ore 10 nella chiesa parrocchiale di Torre de’ Roveri: a presiedere sarà il vescovo, monsignor Francesco Beschi.

«L’improvvisa scomparsa di don Edoardo Algeri è una dolorosa perdita per la Chiesa bergamasca e italiana – è il ricordo commosso del senatore Pd Antonio Misiani –. Don Algeri era un sacerdote di grande spessore umano e culturale, che ha ricoperto incarichi di grande responsabilità a livello nazionale su un tema chiave come la famiglia. Nonostante i suoi molteplici impegni, ha però sempre mantenuto un rapporto profondo con la terra e la comunità bergamasca. Nella parrocchia di Borgo Santa Caterina io e la mia famiglia abbiamo avuto il privilegio di costruire con don Edoardo un forte legame spirituale e di amicizia. Ci mancheranno moltissimo la sua delicatezza d’animo, la sua profonda intelligenza, il suo sguardo umano verso il mondo».

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