Tommaso annegato in vacanza
L’autopsia conferma la congestione

È stata eseguita l’autopsia sul corpo di Tommaso, il bambino bergamasco di 5 anni annegato nella piscina di un hotel a Silvi Marina: la morte sarebbe stata causata da annegamento dovuto a un malore.

Viene dunque confermata l’ipotesi, avanzata sin dai momenti successivi alla tragedia consumatasi nell’hotel Abruzzo Marina, di una congestione digestiva che ha fatto perdere i sensi al piccolo, inabissatosi nell’impianto a disposizione dei clienti dell’albergo.

L’esame autoptico eseguito dal medico legale Giuseppe Sciarra all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo, alla presenza di un consulente di parte di uno degli indagati, avrebbe evidenziato lo shock sistemico tipico di una sindrome di annegamento e avrebbe individuato residui di cibo non digeriti. Il magistrato che coordina le indagini, il pm Enrica Medori, ha iscritto sul registro degli indagati i genitori del piccolo, il bagnino in servizio nella piscina e il direttore dell’hotel per omicidio colposo. La salma è stata restituita alla famiglia, che ha organizzato il viaggio di ritorno in Val Brembana, dove saranno celebrati i funerali.

Tommaso Galizzi, 5 anni, viveva a Cornalita di San Giovanni Bianco. Sabato la famiglia sarebbe dovuta rientrare a casa al termine delle vacanze: invece papà Riccardo Galizzi, mamma Cristina Milesi, assieme a Filippo, il fratello di 8 anni di Tommaso, hanno dovuto prolungare un soggiorno che si è rivelato drammatico. Venerdì sono stati raggiunti anche da altri familiari.

Grazie alle telecamere dell’area natatoria dell’albergo, carabinieri e Procura hanno potuto ricostruire il dramma che si è consumato in pochi minuti, attorno alle 17 di giovedì. Tommaso si trovava con altri bimbi nell’area riservata ai piccoli della piscina e che è separata dalla parte dove l’acqua è più alta da un classico cordone galleggiante. All’improvviso il piccolo avrebbe iniziato ad annaspare, finendo in pochi istanti sott’acqua, verso la parte riservata agli adulti. I soccorsi sono stati pressoché immediati: il responsabile della piscina in servizio si è tuffato e ha recuperato Tommaso. Contemporaneamente è stato chiamato il 118. Il personale sanitario ha tentato di rianimare il piccolo per circa 40 minuti, durante i quali Tommaso non ha purtroppo mai ripreso conoscenza: ha soltanto rigurgitato il pasto consumato alle 13 e che, dunque, non aveva digerito.

Per il piccolo Tommaso la camera ardente sarà allestita domenica nella casa di via Cornalita 48. Non ancora fissata la data dei funerali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA