Tutti di corsa per aiutare Einar - Video
«Io sulla sedia a rotelle non ci sto»

Un allenamento speciale dei ragazzi di «We run» per aiutare il giovane rimasto vittima di un incidente sul lavoro.

«Einar Carrara è un ragazzo che, se We Run fosse nata un paio d’anni prima, forse correrebbe con noi ogni mercoledì sera per le vie di Bergamo. Promessa italiana del biathlon, sci di fondo e skiroll, Einar però da due anni non può più camminare: era il 10 dicembre 2014 quando un tronco di abete gli precipitò sulla schiena mentre tagliava legna in un bosco della Val Brembilla» si legge nel gruppo Facebook «We run Bergamo». Martedì 24 gennaio Einar sarà ospite a «Colazione con radio Alta» con Teo Mangione, a partire dalle 20,30, in occasione del suo 25° compleanno.

«Trasportato in elisoccorso all’Ospedale di Brescia, i medici gli hanno salvato la vita, ma non sono riusciti a farlo tornare a camminare. Dopo due anni su una sedia a rotelle, Einar non si è ancora arreso e il 6 febbraio partirà per Lione, dove in una clinica specializzata si sottoporrà a delle cure che potrebbero restituirgli l’uso delle gambe. Le risorse economiche della famiglia potrebbero però non bastare a garantire che il suo soggiorno si protragga abbastanza a lungo: ogni giorno di permanenza nella clinica costa 250 euro». Ed è scattata da mesi la corsa alla solidarietà:i 7.000 euro del ricavato del «Trofeo lunare» di Lenna, gara di sci di fondo tornata dopo anni d’assenza la scorsa settimana nella località brembana è stato devoluto a lui.

«Sono stati attivati numerosi canali, tra cui la pagina Aiutiamo Einar Carrara, per raccogliere fondi finalizzati a pagare le cure di Einar e anche noi di We Run vogliamo contribuire. Abbiamo perciò raccolto l’invito degli amici di Einar a dedicargli un nostro allenamento: mercoledì 1 febbraio ci allontaneremo da “casa”, il Rez Bistrot, per trasferire il nostro tradizionale allenamento ad Almè. Chi vorrà, potrà acquistare per 10 euro la t-shirt dell’evento a sostegno di Einar, il cui ricavato sarà completamente devoluto al finanziamento delle sue cure».

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