Una serata per ricordare Tahar
L’ultimo abbraccio degli amici

Sarà traslata in Tunisia la salma di Tahar Troudi, il ventitreenne morto lunedì a causa delle gravissime ferite riportate nell’incidente avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì in via Assonica, a Sorisole.

Il ragazzo stava viaggiando in sella al suo scooter Malguti F-12 quando si è schiantato, per cause ancora in fase di accertamento, contro un furgone Kangoo. Un dolore grande, ma composto, quello di tutta la famiglia Tahar: papà Slaheddine, mamma Rim e la sorella, Miriam, di 21 anni. «Siamo in attesa del nulla osta dell’ambasciata tunisina», spiega il papà, rientrato il giorno dopo l’incidente dalla Tunisia, dove si trovava per lavoro. «È stata la volontà di Dio, lui ha voluto nostro figlio», dice affidandosi alla fede.

Da otto anni la famiglia di Tahar abita a Sorisole, in pieno centro storico, a due passi da piazza Alpini. Tutti conoscevano il ventitreenne, che recentemente aveva anche trovato lavoro in un’azienda di Barzana. E in tanti hanno espresso cordoglio per la morte di Tahar, la cui salma è composta nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Anche il sindaco Stefano Vivi è vicino alla famiglia: «Quando una giovane vita viene spezzata è una vera tragedia – dice –. Da papà sono particolarmente vicino ai genitori e alla sorella di Tahar Troudi». Il gruppo di amici di Tahar, che ha come punto di riferimento il bar Varieté, sui social network ha pubblicato l’annuncio che venerdì 6 ottobre a partire dalle 21 proprio nel locale di Petosino «si terrà una serata in memoria del nostro amico Tahar».

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