Addio a Valenti, re dei sommelier italiani
Da Casazza ai vini per le star mondiali

Si è spento all’età di 93 anni Jean Valenti, numero uno dei sommelier italiani e fondatore dell’Ais. Nato a Casazza, aveva lavorato per anni al ristorante Savini di Milano dove aveva affinato la conoscenza dei vini per clienti del calibro di Aristotele Onassis, Maria Callas e il principe Ranieri di Monaco. Funerali venerdì a Concorezzo (Monza e Brianza) dove aveva vissuto negli ultimi 15 anni.

Valenti si è spento martedì mattina, 4 ottobre, all’ospedale San Gerardo di Monza e con lui scompare il fondatore con tanto di tessera numero 1 dell’Ais (Associazione italiana sommelier) che oggi conta più di 35mila associati. Un maestro assoluto in tema di vini, champagne e spumanti. Ha trascorso gli ultimi 15 anni della sua vita a Concorezzo e ha passato gran parte della sua esistenza a mescere vino a grandi personaggi italiani e stranieri del calibro di Gianni Agnelli, Giuseppe Saragat, Jacqueline Kennedy, Aristotele Onassis e molti altri.

Era nato nel ’23 a Casazza (paese d’origine del padre coltivatore di funghi, la mamma invece era parigina), dopo poco si era trasferito in Francia con i genitori e all’età di 16 anni lavorava già come cantiniere al Grand Veneur di Barbizon, dove ha imparato i trucchi del mestiere. I funerali di Valenti sono in programma venerdì mattina nella chiesa parrocchiale di Concorezzo, poi sarà trasferito nel cimitero di Sirta (provincia di Sondrio). «È stata una grande persona - ha raccontato al Cittadino di Monza e Brianza il delegato Ais di Monza Fabio Mondini – non solo perché era un grande intenditore di vino. Se la nostra associazione esiste lo dobbiamo a Jean e il nostro compito è portarla avanti».

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