Sessant’anni fa la tragedia di Marcinelle
«Pensiamo come eravamo e vivevamo»

L’8 agosto 1956 morirono oltre 262 minatori, di cui 136 italiani e tra questi il bergamasco Assunto Benzoni, di Endine Gaiano.

Oggi è 60° anniversario del disastro di Marcinelle in Belgio, dove l’8 agosto 1956 morirono oltre 262 minatori, di cui 136 italiani e tra questi il bergamasco Assunto Benzoni, di Endine Gaiano. Quello di Marcinelle fu «uno dei più sanguinosi incidenti sul lavoro della storia italiana ed europea. Una tragedia assurta a simbolo delle sofferenze, del coraggio e dell’abnegazione dei nostri concittadini che lottavano - attraverso il duro lavoro - per risollevare se stessi e le loro famiglie dalla devastazione del secondo conflitto mondiale» ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio affidato al presidente del Senato Pietro Grasso che ne ha dato lettura nel corso delle celebrazioni dei 60 anni della cittadina Belga, sobborgo di Charleroi.

Ricordare la tragedia di Marcinelle, «uno dei momenti più dolorosi della storia del lavoro in Europa e della storia nazionale», e «ripensare a come eravamo e vivevamo, rafforza la nostra determinazione ad accogliere con spirito di solidarietà chi oggi è costretto a migrare e ha diritto alla protezione internazionale, senza trascurare il dovere di ridurre le diseguaglianze e le marginalità che rendono le nostre società più vulnerabili al fondamentalismo e all’illegalità»: ha detto Grasso nel discorso letto durante le celebrazioni dei 60 anni dell’incidente. Grasso ha spiegato che «al sacrificio di quegli uomini» a Marcinelle «noi dobbiamo il riconoscimento, a tutti i lavoratori che si trovano in Unione europea, di diritti e garanzie». Per il presidente è quindi «un luogo di dolore ma sempre di più anche di speranza perché anche da qui è partito il processo dell’integrazione europea, che ha prodotto libertà e diritti, assicurando la dignità e la sicurezza del lavoro come uno dei suoi principali obiettivi».

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