Più sicurezza, interviene la Provincia
«No polemiche, fondi per ponti e strade»

«Lo scorso anno ho anche depositato un esposto alle Procura della Repubblica nel quale abbiamo dettagliato i rischi per la sicurezza dei cittadini». Matteo Rossi interviene su i necessari interventi sulle strade bergamasche e sul caso di via Mala.

«Lunedì 20 agosto, alle ore 13,04 per la precisione, ho ricevuto, come tutte le Province italiane una nota dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la quale si chiede, con la massima urgenza, “di rappresentare entro e non oltre il 1 settembre, i principali interventi ritenuti necessari per la manutenzione delle opere viarie, che abbiano un diretto e significativo riflesso sulla sicurezza e sulla salvaguardia della vita dei cittadini, classificati in ordine di priorità sulla base di una valutazione di rischio e corredati da una scheda tecnica nella quale siano evidenziati sia gli elementi tecnici che le presumibili provviste economiche necessarie”» . Il presidente della Provincia Matteo Rossi interviene soprattutto dopo quanto accaduto nella giornata sulla via Mala.

«Della serie meglio tardi che mai! Sono 4 anni che come Province sollecitiamo i vari Governi e parlamentari che si sono succeduti a intervenire. Noi, come Provincia di Bergamo, nonostante l’evidente ristrettezza dei tempi, manderemo al Ministero tutti i documenti e le segnalazioni, avendo avviato già da tempo e capillarmente attività di monitoraggio, compresi gli interventi necessari alla via Mala in Val di Scalve dove si è sfiorata l’ennesima tragedia».

«In questi anni per la campagna Strade Sicure abbiamo speso fino all’ultimo centesimo e abbiamo deciso di vendere diverse proprietà, finanche le azioni Sacbo dell’aeroporto. Certe scelte ovviamente non portano consenso, così come fare le manutenzioni, ma le rifarei mille volte, perché se la politica e lo Stato non si occupano di queste cose significa che non hanno cuore la vita delle persone. Proprio per questo, lo scorso anno ho anche depositato un esposto alle Procura della Repubblica nel quale abbiamo dettagliato i rischi per la sicurezza dei cittadini».

«Vedremo se qualcosa si muove veramente. Saranno le decisioni della legge di stabilità a dirlo, perché alla fine contano i numeri. Appena insediato il nuovo Governo, abbiamo chiesto un incontro al Ministro Toninelli per fare il punto della situazione e ribadire l’urgenza di un fondo nazionale che consenta di mettere in sicurezza le strade provinciali, il reticolo che tiene insieme il Paese. L’emergenza non è solo sbloccare fondi per gli investimenti, ma garantire le risorse per i controlli, per le verifiche statiche, per la manutenzione ordinaria indispensabile per la sicurezza».

«L’appello che lancio a tutti, maggioranza e opposizione e a tutti i parlamentari bergamaschi, è quello di uscire dal gioco cinico delle polemiche reciproche e rimettere i piedi per terra, nella realtà, e ascoltare gli amministratori del territorio, troppo spesso lasciati soli a contendersi le scarse risorse disponibili. La mia proposta è chiara, e vedremo se qualche deputato o senatore la raccoglierà: nella manovra di bilancio si mettano i fondi per la sicurezza di ponti e strade dei territori lasciando alle Province i proventi delle addizionali del bollo e delle assicurazioni auto, fondi pagati dagli automobilisti e destinati alle Province di cui lo Stato si prende l’80 per cento a fronte delle decisioni contenute nelle leggi finanziarie 2015-16-17. Basta demagogia, serve serietà e senso della realtà, perché rimane singolare il fatto che, come purtroppo spesso accade, solo oggi ci si muova. Lo diciamo da anni: il patrimonio italiano senza manutenzione si sta riducendo in macerie. Non aspettiamo altre tragedie».

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