Albino, via libera: pronto a partire il primo centro vaccinale organizzato dai medici di base

La prima esperienza in Italia è gestita dalla cooperativa «Iniziativa medica lombarda». Da settimana prossima sarà possibile prenotarsi e il 19 aprile partiranno le vaccinazioni.

Dovrebbe essere questione di giorni, se non di ore. È di ieri la conferma che il centro vaccinale di Albino, il primo in Italia interamente gestito dai medici di base, sarà finalmente inserito da Regione Lombardia sul portale di prenotazione targato Poste italiane. Da settimana prossima i cittadini della Media e Bassa Val Seriana dovrebbero trovare sulla piattaforma l’opzione «Auditorium comunale di Albino» fra le sedi da selezionare per la vaccinazione. E, sempre notizia di ieri, le porte dell’hub dovrebbero aprirsi il 19 aprile per dare il via alle prime somministrazioni. Annunci che arrivano dalla cooperativa di camici bianchi Iml – l’acronimo sta per Iniziativa medica lombarda – che gestirà in toto la campagna con medici, infermieri, personale amministrativo reclutato in completa autonomia.

«Il nostro centro è pronto da giorni – conferma il presidente di Iml Mario Sorlini, 68 anni, storico medico di famiglia albinese, in pensione dallo scorso dicembre –. Siamo stati in stand by fino ad oggi (ieri, venerdì 9 aprile, ndr), quando da Ats Bergamo ci è finalmente arrivata la conferma che settimana prossima arriveranno ad Albino tecnici incaricati da Poste italiane per la profilazione dei medici vaccinatori. Avevamo già un pre-accordo con Ats: ma la decisione di Regione di concentrare la campagna in grandi hub ha evidentemente fatto temporeggiare sul nostro inserimento nelle sedi vaccinali. In realtà abbiamo dimostrato di avere i numeri per poter essere al pari di molti altri grandi centri».

Già, i numeri: la cooperativa Iml all’auditorium di Albino (la struttura è messa a disposizione dal Comune, 700 metri quadri in totale) potrà somministrare – dosi permettendo, s’intende – fino a 1.150 vaccini al giorno su otto linee aperte per 12 ore sei giorni su sette, contando su un parterre di 75 medici (di cui 12 volontari) e una ventina di infermieri della cooperativa Bergamo Sanità. Un plotone non indifferente, di fronte al quale potranno tendere il braccio cittadini della Val Seriana: cittadini attualmente dirottati non solo su Clusone, ma anche (anzi, spesso) negli hub non proprio dietro l’angolo di Chiuduno e Bergamo (Fiera). «Questione di pochi giorni e l’auditorium di Albino sarà inserito nella rete di centri vaccinali» è la conferma arrivata ieri dal direttore di Ats Massimo Giupponi. Fra i camici bianchi che presteranno servizio volontariamente anche Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo: «Finalmente anche Albino parte. Il centro è già stato allestito, il calendario con i turni è già stato steso, eravamo solo in attesa dell’inserimento della sede sul portale di Poste. Ora attendiamo di vederlo effettivamente sulla piattaforma, in modo che i cittadini possano prenotarsi».

In campo per l’apertura del centro c’è, da settimane, anche il sindaco di Albino Fabio Terzi: «L’auditorium è pronto da giorni, già il venerdì santo l’allestimento era concluso: diciamo che s’è perso un po’ di tempo in attesa che venisse inserito fra le sedi vaccinali. In ogni caso, siamo fiduciosi e soprattutto felici che quest’esperienza pilota parta proprio da Albino: noi e i nostri volontari ce l’abbiamo messa tutta, nell’allestimento della struttura. E visto che dobbiamo ancora aspettare qualche giorno prima che apra, ci concederemo il lusso di appendere pure qualche quadro nell’attesa. Del resto, in un anno abbondante di pandemia, la pazienza è una virtù che ogni sindaco ha coltivato».

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