Allarme cinghiali: vicini alle case
Caccia di selezione, ora c’è il piano

Da agosto a gennaio 2020 individuati i capi da prelevare per ogni territorio montano. Lettera dei sindaci: «Ormai sono vicini alle case».

Caccia di selezione di cinghiali per eliminare i suidi selvatici dai territori non idonei alla loro presenza e per contenerli in quelli invece idonei: è datato 15 luglio il decreto di Regione Lombardia che autorizza la caccia di selezione al cinghiale nelle valli bergamasche dal 1° agosto 2019 al 31 gennaio 2020. Una notizia che arriva in contemporanea e quasi in risposta alla lettera di richiesta di aiuto per l’emergenza cinghiali inviata all’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi (ma anche ai ministri per le Politiche agricole e ambiente, oltre a prefetto, deputati, senatori e consiglieri regionali bergamaschi) dai Comuni dell’Unione della Presolana e condivisa dalle Comunità Montane Valle Seriana, di Scalve, dei Laghi Bergamaschi, Valle Imagna e Val Brembana. «Comprendiamo tutte le ragioni legislative e burocratiche che rendono difficile il controllo e l’eradicazione di questa specie – si legge nella lettera – ma chiediamo con fermezza che non si perda di vista il livello di sicurezza che noi amministratori locali siamo tenuti ad assicurare ai nostri cittadini».

Nell’ultimo periodo gli amministratori segnalano l’aumento di incursioni dei cinghiali, anche vicino alle case. «L’intento della lettera non è assolutamente polemico – commenta Cinzia Locatelli, sindaca di Cerete e presidente dell’Unione –. La situazione sta degenerando, è una questione di incolumità pubblica. Oltre ai terreni distrutti sono stati avvistati anche vicino ai centri abitati come lungo la Provinciale 37 a Cerete». Ci sono poi tracce del loro passaggio dietro la parrocchia di Cerete Alto, lungo il passaggio pedonale verso Novezio, in campi coltivati a Songavazzo a pochi passi dal centro abitato.

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