Baratto amministrativo: c’è in 6 Comuni
Lavoro in cambio di sconti sulle tasse

Il «baratto amministrativo» - lavoro in cambio di sconti sulle tasse - è decollato nella nostra provincia a Bergamo e in cinque paesi: Palazzago, Barzana, Rota d’Imagna, Nembro e San Giovanni Bianco.

Il concetto è che dove non arriva il portafoglio, ci pensano le braccia e il proprio tempo. Ore di lavoro a tenere pulite le strade, curare le aiuole o sistemare le aule delle scuole, che compensano i tributi dovuti al Comune.

Valgono cioè come uno sconto a Tasi, Imu e Tari: lo consente l’articolo 24 della Legge 164 del 2014. Anche Piazza Brembana e Cividate sono pronti a percorrere la stessa via.

A Bergamo chiunque garantisce la propria opera a favore del Comune potrà ottenere uno sconto sulle imposte comunali (e non quindi gli insolventi), negli altri paesi è stato

(o sarà ) fissato un limite massimo di reddito Isee che privilegia i cittadini (tra quanti sono in mora) a basso reddito oltre a un tetto massimo di esenzione totale disponibile nell’anno per l’intero comune e un tetto massimo individuale di esenzione dal pagamento dei tributi dovuti e non pagati.

Il capoluogo ha già dato corpo a due progetti distinti, rispettivamente dal titolo «Beni comuni» (rivolto alle associazioni) e «Volontariato civico» (destinato ai singoli cittadini).

Più cauti (se non scettici) i sindaci dell’hinterland: il concetto è interessante, ma molto complicato da applicare, anche perché si presta ad abusi e necessita di controlli.

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