Blitz di Vittorio Sgarbi in Valseriana
«Chi non viene a Gandino è un cretino»

«Chi non viene a Gandino è un cretino». Se l’antico borgo della Val Seriana era in cerca di uno slogan ad effetto, se l’è trovato servito, in maniera del tutto inaspettata, dal critico d’arte Vittorio Sgarbi che domenica 3 aprile, con un preavviso dell’ultimo minuto, ha visitato la Basilica di S.Maria Assunta, il vicino Museo, il Centro Pastorale di via Bettera e l’antica chiesa di Santa Croce.

Accolto dal parroco don Innocente Chiodi e da una rappresentanza di Amici del Museo, Comune, Pro Loco e Comunità del Mais Spinato, Sgarbi si è soffermato in particolare sulle opere di Giacomo Ceruti, il grande artista bresciano del ‘700 definito “l Pitocchetto”, di cui Gandino serba un articolato ciclo di opere. Prodigo di complimenti per la varietà e la qualità dei tesori artisti gandinesi, Sgarbi ha di fatto avviato per oltre due ore una sorta di “caccia al tesoro”, illuminando con una torcia i particolari delle opere di Simone Cantarini e Vincenzo Dandini, il paliotto d’oro dell’altare (già fodera della carrozza imperiale degli Asburgo), la croce dipinta della Sala degli Arazzi in Museo, la ricca pinacoteca, i merletti e gli antichi paramenti. “E’ il centro artistico più importante che io abbia visitato negli ultimi 15 anni - ha affermato Sgarbi - e chi non viene a Gandino è un cretino”. Rimandando la partenza ben oltre il previsto, Sgarbi ha visitato anche il salone Maconi del Centro Pastorale (già dimora dei nobili Govanelli) ammirandone le tavole dipinte del soffitto.

Dopo la visita alla Biblioteca Parrocchiale (che conserva preziosi volumi antichi di recente catalogati), ha percorso le vie del centro storico, per la gioia di un paio di esercizi pubblici dove si è soffermato sui prodotti a base di Mais Spinato. La visita si è conclusa nella chiesa di S.Croce (la più antica fra le sussidiarie gandinesi) e sul piazzale della stessa, oggetto di un imminente intervento di riqualificazione da parte della Parrocchia.

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