Così rinascerà l’ex cementificio - Foto
Fabbrica d’impresa ad Alzano Lombardo

La scuola d’impresa fa rinascere l’impresa e salva uno tra i monumenti di archeologia industriale più singolari d’Europa, unico in Italia: il Cementificio Italcementi di Alzano Lombardo. Un gioiello destinato al degrado, ma che potrebbe ora trovare l’occasione per essere recuperato e valorizzato.

Il sindaco Camillo Bertocchi nell’annunciare l’adesione di Regione Lombardia – venerdì con delibera di Giunta – all’Accordo di programma finalizzato alla realizzazione della «Fabbrica dei nuovi imprenditori», non nasconde l’entusiasmo da «colpaccio». Svuotato dei macchinari nel 1970 dopo che nel 1968 erano stati chiusi definitivamente i forni verticali da cemento, il cementificio tornerà a riempirsi non di carrelli e forni ma di aule, laboratori, uffici, sale riunioni e un auditorium di oltre mille metri quadrati. Diventando – è l’ambizione del progetto proposto dalla «Fondazione Istituto tecnico superiore per le nuove tecnologie per il made in Italy» e fatto proprio dal Comune di Alzano – il polo della formazione terziaria «non soltanto per Bergamo, ma anche per Brescia e Lecco», spiega il sindaco Bertocchi. Si parla di un piano di recupero da 40 milioni di euro, in sei fasi. Per la prima, da 8 milioni di cui circa 2,4 milioni per l’acquisto di una porzione di immobile e 5,6 milioni per la sua ristrutturazione, Regione Lombardia si è impegnata a valutare un finanziamento fino a 4 milioni di euro nel triennio 2018-2020.

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