Dal baco alla seta: si presenta il libro
sull’economia «dimenticata»

Lo sapevate che nel 1930 la provincia di Bergamo produceva oltre due milioni di chili di bozzoli? E che la gelsibachicoltura fino alla metà del ‘900 costituiva uno dei capisaldi della nostra economia? Un libro racconta la storia che porta alla seta: si presenta a Villa Regina Pacis, a Comenduno di Albino.

La storia e la tradizione contadina applicata all’economia domestica. Lo sviluppo del settore tessile in Valle Seriana. Le modificazioni ambientali e le architetture rustiche. Li racconta il libro «Caalèr: il baco da seta. La produzione della seta, in provincia di Bergamo» dello storico locale Giampiero Valoti, che verrà presentato domenica 29 maggio alle 16, nella sala gialla della Villa Regina Pacis, a Comenduno.

La gelsibachicoltura fino alla metà del ‘900 costituiva uno dei capisaldi dell’economia bergamasca. Nel 1930, infatti, la provincia di Bergamo produceva oltre due milioni di chili di bozzoli.

Ogni famiglia contadina allevava in casa una quantità di bachi da seta, la cui entità era proporzionata al numero di gelsi presenti sui fondi. A questi si prestavano cure colturali costanti, in particolare da parte delle donne, coinvolte direttamente nelle diverse fasi dell’allevamento, che duravano oltre un mese. Purtroppo, questa pratica è andata ormai persa nelle pagine della memoria. Il libro ripercorre la sua storia.

Al termine merenda con pane e salame e possibilità di visite guidate al Museo etnografico della Torre di Comenduno.

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