Donna positiva a Palermo, niente febbre
Dolci per i bergamaschi in quarantena

Sono stazionarie le condizioni di salute della turista bergamasca ricoverata nel reparto di Malattie Infettive del Presidio Cervello, a Palermo, risultata positiva ai test per il coronavirus.

«La donna è apiretica (senza febbre, ndr) ed in buone condizioni generali», si legge nel bollettino medico diffuso dall’ospedale palermitano, che sottolinea come siano «invariate le condizioni della paziente». Si tratta di una signora 66enne di Gandino che, nella giornata di domenica, aveva accusato sintomi assimilabili a quelli del coronavirus. A quanto si apprende la turista sarebbe ora in buone condizioni, e anche gli esami compiuti nell’ospedale siciliano avrebbero escluso ulteriori complicazioni.

Nell’effettuare il test all’intera comitiva, le autorità sanitarie hanno accertato altri due casi positivi. Si tratta del marito della 66enne di Gandino, classe 1948, e di un altro membro del gruppo, un medico di Bergamo classe 1957. Entrambi sono risultati positivi seppur asintomatici: isolati in quarantena nelle loro stanze d’albergo - così come il resto della comitiva - i due cittadini bergamaschi sono in buone condizioni.

«Sì, stanno bene e sono in costante contatto telefonico con i medici – conferma Daniela Mancia, la guida turistica che ha accompagnato a Palermo il gruppo –. Anche la nostra compagna di viaggio ricoverata in ospedale è in buone condizioni, completamente sfebbrata. Il marito spera che la possano trasferire in albergo, ma non possiamo che attenerci alle disposizioni dei sanitari».

Costretti all’isolamento ci sono tutti i partecipanti al viaggio: confinati ciascuno in una camera senza contatti fra di loro e con l’esterno, i turisti sono assistiti dal personale dell’hotel di Palermo messo a sua volta in quarantena. Siamo pressoché reclusi in stanze da 16 metri quadri. Se ci affacciamo dai balconi, veniamo fotografati come fossimo fenomeni da baraccone. E poi sotto l’hotel si aggregano persone che ci urlano insulti di ogni genere. Non possiamo uscire dalle camere nemmeno per fare quattro passi: al 41 bis perlomeno c’è l’ora d’aria» racconta una ospite.

Ma ci sono anche i gesti di solidarietà. Giovedì pomeriggio la vicina pasticceria «Il Golosone ha fatto recapitare a tutti i turisti confinati nell’hotel vicino, un aperitivo «made in Sicilia», oltre ad alcuni dolcetti. «Piccole cortesie che vogliono far sentire i cittadini bergamaschi a casa, nonostante le spiacevoli circostanze - dicono dal locale -. Se non ci si aiuta fra italiani...».

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