Gorno al voto: le miniere
al centro della sfida a due

Stesse liste di cinque anni fa in lizza a Gorno, dove «Progetto per Gorno-indipendenti» ripresenta il sindaco uscente Valter Quistini mentre con «Rinnovamento per Gorno» torna in campo Giampiero Calegari, già sindaco dal 2001 al 2011 e, nel quinquennio in scadenza, nelle file della minoranza quando candidato a sindaco era Italo Serturini.

Tra i due rivali delle elezioni amministrative del 5 giugno a Gorno, un tempo amici e compagni di lista, si profila un duello serrato dal finale incerto. Valter Quistini, 56 anni, sposato, di professione promotore finanziario, già vicesindaco e assessore al Bilancio dal 2001 al 2006, presenta una compagine rinnovata al 50%. Stessa proporzione per la compagine di Giampietro Calegari, 65 anni, rappresentante e mediatore del credito e assicurazioni. Politico di lunga esperienza, è stato per 10 anni sindaco, per 9 anni presidente e assessore al Bilancio dell’allora Comunità montana Valle Seriana superiore.

In un paese la cui storia è legata alle vicende dello sfruttamento intensivo dello zinco, il tema delle risorse minerarie è più che mai di attualità ora che all’estrazione della calamina sono interessati gli australiani. «Si tratta di una risorsa importantissima per Gorno da cui dipende il futuro del paese – dice Quistini – e sulle miniere fa perno buona parte del nostro programma. Per questo abbiamo dato vita a una serie di iniziative incentrate sul tema miniera quali le visite guidate nelle gallerie attrezzate a questo scopo, la valorizzazione dell’Ecomuseo delle miniere il recupero della laveria di Riso, l’incremento dell’archivio storico sulle miniere. Sul fronte interno è in progetto la costituzione di una joint venture con operatori economici quali la Ponte Nossa Spa, la Berghem mine, Regione Lombardia per sviluppare questo settore predisponendo progetti finanziabili dalla Comunità Europea».

Anche Calegari ha riservato alle miniere un posto di rilievo nel suo programma, rivendicando il merito di averle valorizzate per primo, aprendo le gallerie di Costa Jels e messo in sicurezza quelle di Basso Riso (dove intende sviluppare le visite guidate), oltre ad aver favorito lo sviluppo dell’Ecomuseo con, ad esempio, i il filmato e la rappresentazione sulla storia del minatore Modesto Varischetti. «Sullo sviluppo dell’iniziativa degli australiani ho fiducia su uno sviluppo sostenibile dell’attività che garantisca la salvaguardia dell’ambiente, crei posti di lavoro e preveda una compartecipazione agli utili per il Comune».

© RIPRODUZIONE RISERVATA