«Il fiume è usato come una discarica»
Morìa di 130 trote nel Borlezza

L’Arpa e la Polizia provinciale stanno indagando sulle cause che venerdì pomeriggio nell’acqua del fiume Borlezza, tra Cerete e Sovere, hanno provocato una morìa di pesci.

A metà pomeriggio i pescatori si sono accorti che in un canale alimentato dall’acqua del Borlezza c’erano una trentina di pesci adulti, di cui alcuni esemplari raggiungevano un chilo di peso, e un centinaio di «trotelle» ormai prive di vita. Ad ucciderle, una asfissia provocata da un veleno che i veterinari stanno ora cercando di individuare. Da qui, Arpa e Polizia provinciale potrebbero risalire alla fonte da cui è uscita la sostanza velenosa che ha provocato la moria di pesci. «Fortunatamente – spiega Michele Santambrogio, dei pescatori di Sovere – si è trattato di un episodio contenuto, ma non ci lascia tranquilli. Significa che qualcuno sta scambiando il Borlezza per una discarica in cui riversare anche rifiuti pericolosi». Domenica e sabato non si sono verificate altre morìe.

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