Maria, il dono prima di morire:
il suo furgone in regalo ai disabili

Premolo, Maria Gaiti, 80 anni, pochi giorni prima di morire ha deciso di lasciare al paese il Doblò che aveva acquistato per andare in Svizzera a trovare la sorella, inferma come lei, e che non ha fatto in tempo a utilizzare.

Generosità e speranza: è quanto si intravede nel gesto di Maria Gaiti, che, pochi giorni prima di morire – il 15 marzo scorso all’età di 80 anni –, ha deciso insieme al compagno Amadio Bertocchi di donare alla comunità di Premolo, suo paese natale, un Fiat Doblò attrezzato per il trasporto di disabili, appena acquistato dalla coppia.

Sabato scorso la cerimonia di consegna ufficiale, al termine della Messa, alla presenza del compagno di Maria, del sindaco Omar Seghezzi e del parroco don Gianluca Colpani. Colpita da un ictus celebrale nel gennaio 2018, Maria, che da tempo abitava ad Albino, non era più in grado di muoversi ma nutriva il forte desiderio di andare a trovare la sorella Venturina alla quale era molto legata, anch’ella inferma e residente a Ginevra. Da qui la decisione di acquistare il Doblò che le avrebbe consentito di raggiungere la Svizzera. Ad avere la meglio però è stata la malattia, che se l’è portata via a marzo.

«Quando le chiesi cos’avremmo fatto della macchina – racconta il compagno -, mi disse che a lei non sarebbe più servita e di donarla quindi al parroco di Premolo che avrebbe saputo destinarla ai più bisognosi. Così, insieme ai fratelli e le sorelle, abbiamo voluto rispettare questa sua volontà. Da 28 anni viveva con me ad Albino, ma il suo attaccamento nei confronti di Premolo era sempre rimasto saldo, tant’è che non aveva mai nemmeno voluto cambiare la residenza e partecipava sempre a qualsiasi evento religioso o civile».

L’auto era stata consegnata alla coppia proprio il giorno in cui è morta l’80enne. Insieme al Fiat Doblò sono stati donati anche la sua carrozzina motorizzata ed un girello. «Coincidenza vuole – conclude Bertocchi – che proprio sabato sia stato l’84° compleanno della sorella Venturina. Un grazie al parroco don Gianluca Colpani per l’impegno nel disbrigare le varie procedure, al sindaco Omar Seghezzi per il suo supporto e alla fondazione “Casa dei Premolesi” che si impegna nell’aiuto e nell’assistenza di tanti ammalati. Questo gesto di Maria sia di esempio alle nuove generazioni, che il donare è un bene comune».n 

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