Morti sospette, l’indagine si allarga
Pool di medici per analizzare 89 cartelle

Sarà un pool di esperti di medicina legale, tra cui un tossicologo, a cercare di far luce sulla vicenda che ha coinvolto in questi giorni l’ospedale di Piario e più esattamente il reparto di Medicina, a causa di una serie di morti sospette avvenute a partire dal 2014.

Lo ha stabilito il pubblico ministero Carmen Pugliese, anche se per ora gli inquirenti non si sbilanciano. Gli unici elementi per ora certi sono il numero di cartelle cliniche al vaglio degli investigatori, 89 complessivamente, e il fatto che diverse famiglie di persone decedute nel lasso di tempo dal 2014 a oggi in quel reparto stanno ora contattando i carabinieri per rappresentare ognuno le propria situazione. Una persona, un’infermiera del reparto, risulta al momento formalmente indagata per omicidio preterintenzionale, ma gli stessi inquirenti non nascondono che il numero delle persone coinvolte potrebbe aumentare: tutto dipende dall’esito degli accertamenti.

A dare il via all’indagine, che si presenta complessa e di ampio respiro, da un lato tre segnalazioni anonime arrivate quasi in contemporanea ad altrettanti sindaci della Valle Seriana e da questi passate direttamente ai carabinieri per gli accertamenti di competenza, e la segnalazione da parte della struttura ospedaliera, a inizio novembre, sia di un decesso ritenuto in qualche modo «sospetto» sia della sparizione - da qualche tempo - di medicinali come psicofarmaci o tranquillanti dal dispensario farmaceutico interno.

A Piario, intanto, increduli i familiari dei pazienti dell’ospedale dove lavorava, prima di essere trasferita in un altro nosocomio, l’infermiera indagata.

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